Il titolo Tesla vale oro, anzi di più. Il rischio bolla non spaventa gli investitori

Le azioni Tesla vangono oro, Anzi, di più. A Wall Street il titolo del produttore di auto elettriche viaggia attorno ai 2.050 dollari, al di sopra quindi del valore attuale di un’oncia di oro (1.958 dollari).

La corsa del titolo Tesla non è certo iniziata ieri (nel 2013 valeva 0,02 once d’oro), ma ha subito una brusca accelerazione da aprile: un anno fa era a quota 215 dollari e ancora lo scorso 18 marzo valeva 361,22 dollari. Da inizio luglio, dopo il sorpasso su Toyota, Tesla è la casa automobilistica di maggior valore al mondo.

La progressione del titolo Tesla a Wall Street negli ultimi 12 mesi (fonte: Bloomberg)

A sostenere il sentiment positivo sull’azienda di Elon Musk è stato, sempre a luglio, il primo profitto su base annua, grazie al quarto trimestre consecutivo in attivo con ricavi per oltre 100 milioni di dollari, pur a fronte di un fatturato sceso sotto i 6 miliardi.

Un trend positivo anche se i numeri non sembrano sufficienti a spazzare via le perplessità di chi non li ritiene sufficienti a giustificare una capitalizzazione di 382 miliardi di dollari. Così come non lo sono gli annunci della prossima costruzione di un nuovo stabilimento in Texas – dove sarà prodotto fra l’altro il Cybertruck presentato a fine 2019 – o i progressi della tecnologia Autopilot per la guida semiautonoma che equipaggia i veicoli della casa.

Al momento, tuttavia, l’ipotesi di una “bolla Tesla” non sembra preoccupare gli investitori azionari, che stanno riversando sul titolo molta della liquidità accumulata dalle posizioni short di febbraio-marzo. Resta il rischio che una qualunque notizia negativa, che interrompa il flusso incessante di “good news” sull’azienda degli ultimi mesi, non li riporti bruscamente a preferire un’oncia di metallo giallo a un’azione Tesla.

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