Immobiliare, solo nei grandi centri prezzi delle case in risalita

A cura di Immobiliare.it

I primi sei mesi del 2018 non lasciano ancora intravedere segni ufficiali di ripresa per i prezzi del mattone in Italia. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it sul mercato residenziale nel primo semestre dell’anno, i valori degli immobili in vendita risultano in calo, a livello nazionale, dello 0,4%. Rispetto a dicembre 2017 perdono ancora di più i piccoli centri (-0,8%), mentre la ripresa risulta ormai consolidata nelle grandi città, dove la percentuale di crescita dei prezzi è pari allo 0,4%.

«La ripresa del mattone in Italia è una partita che si gioca su due fronti, uno dei quali è rappresentato proprio dalle nostre metropoli – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Nelle principali città italiane il trend tenderà ad essere positivo, grazie a una domanda in costante aumento, a cui risponderanno prezzi sempre in risalita. L’altro fronte è invece rappresentato dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare, ancora molto vecchio e poco ‘attraente’ per i potenziali acquirenti. Questo è vero soprattutto nei centri minori dove mancano le risorse per gli investimenti necessari e dove il calo dei prezzi richiesti non riesce ad arrestarsi».

La discesa dei prezzi degli immobili è un trend rilevato in tutte e tre le aree del Paese, guardando ai risultati registrati nei primi sei mesi dell’anno. Il Nord è però quella con il calo meno consistente, pari allo 0,2%. Ciò che incoraggia a pensare a un futuro più roseo sono i dati relativi a Centro e Sud, dove la diminuzione semestrale resta inferiore all’1%, fermandosi rispettivamente al -0,4% e al -0,6%.

I prezzi medi

A fronte di queste variazioni, per comprare un immobile in Italia, a giugno 2018, il prezzo medio è stato pari a 1.892 euro al metro quadro. Il Sud è l’unica area dove i valori medi, pari a 1.581 euro/mq, sono inferiori a quelli nazionali. Resta il Centro Italia la zona più cara per un acquisto immobiliare, con una media di 2.271 euro/mq, mentre a Nord il prezzo si è fermato a 1.914 euro/mq.

La differenza tra la spesa media nei piccoli e nei grandi centri si fa sempre più ampia, alla luce di due andamenti ancora opposti. Se nelle piccole città (con meno di 250.000 abitanti) il prezzo medio richiesto per un immobile residenziale è pari a 1.641 euro/mq, nelle grandi la cifra ha raggiunto, a giugno, i 2.550 euro/mq.

Bologna e Firenze capitane della ripresa

Guardando ai risultati registrati nei mercati immobiliari dei venti capoluoghi di regione, balza immediatamente all’occhio il salto dei prezzi richiesti a Bologna, vero e proprio record nazionale. Qui i valori sono cresciuti del 3,7% in sei mesi e del 6% in un anno, con costi medi pari a 2.756 euro al metro quadrato. Segue il boom di Firenze, dove nel primo semestre 2018 i prezzi sono aumentati del 3%, pari adesso a 3.627 euro/mq, ancora una volta cifra record tra tutte le città.

Continua a crescere anche la spesa media per l’acquisto di una casa a Milano: da dicembre 2017 si è registrato un aumento dell’1,1%, con un valore medio di 3.270 euro/mq. Cifra che è sempre più distante da quella richiesta a Roma, dove un metro quadro vale 3.211 euro a fronte di un trend ancora in negativo che ha segnato -0,6% nel semestre.

Degni di nota anche gli aumenti dei prezzi richiesti rilevati nei sei mesi presi in considerazione ad Aosta e Venezia, dove si è registrato rispettivamente un +1,2% e +2%. Più stabile, ma sempre in territorio positivo, la variazione di Napoli, dove le abitazioni costano lo 0,3% in più rispetto a dicembre (2.651 euro/mq).

Il rovescio della medaglia, con mercati ancora in forte sofferenza, è visibile in particolar modo in capoluoghi come Campobasso, dove la perdita semestrale ha superato il 6%, e ad Ancona e Potenza, in cui in sei mesi i prezzi degli immobili sono scesi di circa il 4%.

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