Indici azionari, chi vince la sfida della sostenibilità

A cura di Morningstar

Dove si trovano le aziende più attente all’ambiente? E quelle al top per gli standard sociali e di governance? Per scoprirlo, Morningstar ha analizzato 46 indici azionari proprietari, aggregando i dati delle società che fanno parte di ciascun paniere, e ha creato il Sustainability Atlas.

Rispetto dell’ambiente
L’ambiente è uno dei tre fattori che costituiscono l’acronimo ESG (Environmental, social and governance). Comprende questioni come le emissioni di carbonio, l’efficienza energetica, il riciclaggio dei rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la biodiversità e la deforestazione. Nel complesso, l’Eurozona è l’area che ottiene i punteggi più elevati. L’Italia non fa eccezione e si trova nel secondo miglior quintile. I paesi emergenti, invece, hanno Environmental score bassi, in particolare Russia, Cina, Europa orientale e sud est asiatico.

Standard di lavoro
Il fattore sociale riguarda gli standard lavorativi, la sicurezza dei prodotti e dei processi, le politiche di genere, i diritti umani, la soddisfazione dei clienti e i rapporti con le comunità locali. L’indice azionario dell’Italia si colloca nel quintile più alto, facendo meglio di altri paesi europei come la Germania, la Francia e la Spagna. Nel complesso, tuttavia, l’area della moneta unica è ben posizionata rispetto al resto del mondo. Gli Stati Uniti, ad esempio, sono nella fascia intermedia, sorpassati da alcuni emergenti come il Brasile. Qatar, Emirati Arabi e Israele sono tra i peggiori, insieme a Cina, Russia e Singapore.

Dieci in condotta
La governance tocca questioni legate al governo societario, come la retribuzione dei manager, la composizione dei consigli di amministrazione, le strutture di controllo, i comportamenti illeciti, le frodi, la corruzione e le attività di lobbying. Da questo punto di vista, i Paesi Bassi sono i più virtuosi nel mondo, insieme al nord Europa, all’Australia e alla Svizzera. Per contro, la Cina è il peggior mercato, ma anche il Giappone è da bollino rosso. L’Italia è nel secondo miglior quintile al pari con il Canada, mentre gli Stati Uniti sono sotto la media.

Troppi incidenti
Se combiniamo insieme i tre fattori (ESG) otteniamo il punteggio complessivo di ciascun indice azionario, che conferma il primato dell’Eurozona e il posizionamento nell’ultimo quintile di Cina e Russia. Tuttavia, se si introduce l’indicatore di controversie (incidenti con impatto sociale e ambientale che rappresentano un rischio per l’azienda), la mappa globale si colora di rosso: l’Italia è nel quintile più basso, insieme ad altri paesi sviluppati come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svizzera. La peggiore per Controversy score, però, è la Corea del sud a causa dei problemi di Samsung, principale titolo nel paniere.

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