Inizio settimana in ribasso per i metalli industriali

A cura di Wings Partners Sim

Apertura improntata al ribasso per le quotazioni dei metalli non ferrosi al London Metal Exchange, condizionata dal ritorno degli operatori cinesi che approfittano di un regime più alto di prezzo per implementare operazioni in vendita. Il rame avvia infatti le contrattazioni in calo di un punto percentuale, andando a toccare un minimo in zona 6.135 dollari per tonnellata, livello che è però tornato a suscitare interessi in acquisto tra gli operatori, portando ad un recupero dei corsi verso area 6.170. Dal punto di vista tecnico il movimento avvalora l’impostazione rialzista, con un pull-back alla media mobile a 100 giorni, prima di registrare nuovi rialzi che potrebbero riportare il mercato in zona 6.380 dollari, ovvero sui massimi di settembre ed ottobre scorsi, parte alta del trading range in essere dallo scorso luglio.

Discorso analogo per le quotazioni dello zinco che riconosce il supporto dinamico posto a 2.640 dollari per tonnellata (media a 21 sedute), con un recupero successivo corso area 2.660 dollari, così come il piombo che si riporta a 2.070, dopo aver toccato il punto più basso un dollaro sotto i 2.050. Stabile in avvio il nickel, che si attesta in zona 12.600, dopo aver registrato una contrazione nella sessione precedente di oltre tre punti percentuali.

Avvio di seduta in ribasso per le quotazioni dell’alluminio, con la violazione della media mobile a 21 sedute che apre spazi per un’estensione del movimento correttivo, rinviando le attese per rimbalzi di breve; infatti, a differenza del metallo rosso, l’alluminio resta schiacciato sui minimi di seduta, attestandosi in zona 1.865 dollari.

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