Investimenti negli emergenti: serve un approccio disciplinato, soprattutto in fasi di crisi

A cura di Nick Payne, Head of Global Emerging Market Equities di Merian Global Investors

Non mi aggiungerò alla litania di parole, scritte e dette a voce, che cercano di prevedere quando il virus sarà sotto controllo: la verità è che ne so quanto voi. Potrei invece focalizzarmi sui fatti e su come le nostre “regole di investimento” possono essere d’aiuto per prendere decisioni in fasi di mercato complesse.

Dalla crisi possono emergere nuove opportunità

Il forte calo dei prezzi delle azioni in tutto il mondo offre opportunità agli investitori di lungo termine. Noi ci siamo posizionati su una società che era già nella nostra “watch list” – Mercado Libre, il principale portale di ecommerce dell’America Latina – e abbiamo stabilito delle quote di partecipazione iniziali su due business asiatici, Techtronic e Asian Paints. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma le valutazioni hanno iniziato a crescere tanto da farci pensare che tali posizioni saranno ben ripagate se si avrà la pazienza di aspettare un anno o due.

In questa situazione senza precedenti, dobbiamo attenerci a ciò che sappiamo: il mantra è investire sul lungo periodo e focalizzarsi sui fondamentali. Tutte le società che consideriamo rispondono ai criteri di qualità e crescita sostenibile legati a: 1) alti rendimenti sui capitali, 2) un “moat”, o barriera all’ingresso, che permette di proteggere e sostenere il punto n.1 e 3) crescita attraverso l’opportunità di reinvestire nel business.

La combinazione ideale a nostro avviso è una società che operi in un mercato in crescita e che sia in grado di guadagnare maggiori quote all’interno di esso. Se l’azienda è solida e in crescita, c’è la possibilità che il suo potenziale intrinseco cresca gradualmente insieme al prezzo dei titoli azionari.

Per gestire il rischio al meglio è necessario guardare ai fondamentali

Una cosa a cui pensano tutti gli investitori durante una fase di mercato orso è il rischio: quanto è rischioso il mio portafoglio e quanto rischio potrei ancora aggiungere? Continuiamo a definire il rischio reale come una perdita ampia e permanente e non come la volatilità nei prezzi delle azioni (che in fasi come questa è quasi inevitabile). Miriamo a mitigare questo rischio favorendo le società di qualità più elevata, gestite da un management onesto e competente e con bassi rischi di bilancio. Negli anni, abbiamo visto buone società distrutte da un’eccessiva espansione di bilancio. Per questo motivo, gran parte delle società non finanziarie nel nostro portafoglio hanno bassi livelli di leva o addirittura bilanci di cassa netti. Per le società con debito, abbiamo riesaminato liquidità, duration e maturità. Alla fine, se investi in una società ben gestita, con bilanci solidi, puoi aver più fiducia nella sua abilità di sopravvivere a tempi difficili.

Valutare le società oltre le turbolenze di breve termine

Come si può valutare una catena che ha appena chiuso i negozi o una compagnia aerea che non sta volando? In questa situazione è quasi impossibile stimare gli utili del 2020. Noi guardiamo al “peso” di un’azienda, ovvero ai suoi utili e flussi di cassa di lungo termine, e riteniamo sia fondamentale ricordare che un calo drammatico degli utili trimestrali o anche annuali non dovrebbe ridurre il valore di lungo termine di un’azienda, nonostante i cali sui mercati azionari.

La media ponderata dei rialzi nel nostro portafoglio sta raggiungendo livelli che non vedevamo dal 2008-09. Diversi titoli hanno visto un’impennata a tre cifre in termini percentuali, per esempio Bank of Georgia, che insieme al suo competitor detiene il 70% del mercato bancario in Georgia, è ben capitalizzata e mostra elevati livelli di liquidità. È molto profittevole, ma viene scambiata sui mercati ad un rapporto P/E triplicato. Anche se dovesse vedere i suoi profitti dimezzati, avrebbe multipli ragionevoli essendo una società leader in un mercato con una crescita strutturale.

Fondamentale individuare i trend che usciranno rafforzati dalla crisi

Con l’espressione “distanziamento sociale” che entra a far parte del nostro lessico, osserviamo che gli effetti sociali ed economici della pandemia stanno dando ulteriore slancio alla crescita dei trend nascenti. I cittadini cinesi in lockdown si sono abituati a fare acquisti online e Alibaba ha visto una rapida crescita dei suoi servizi. In modo simile, il consolidamento delle pratiche di lavoro da remoto farà accelerare l’adozione di soluzioni basate sul cloud da parte delle aziende, un trend che gioca a favore di società come Alibaba e Tencent.

Una delle caratteristiche chiave che cerchiamo nelle società è la capacità di prosperare e rafforzarsi durante una crisi a spese dei competitor, per uscirne con un “moat” ancora più solido. Hdfc Bank in India e Bca in Indonesia saranno ancora tra le migliori aziende asiatiche quando la crisi si concluderà, ma avranno probabilmente sottratto un ulteriore fetta di mercato ai loro competitor, essendo entrate nella fase di emergenza con un surplus di capitale a disposizione, pronte a erogare prestiti mentre le altre banche erano in difficoltà e avendo beneficiato del “flight to quality”.

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