Investire sui big data

I big data sono ovunque e influenzano la nostra vita di ogni giorno. “Riteniamo che investire su questo tema offra oggi molte opportunità interessanti, che semplicemente non esistevano circa 20 o 30 anni fa – afferma Anu Narula, Head of Global Equities di Mirabaud AM – Il volume dei dati attualmente in circolazione, infatti, sta crescendo in modo esponenziale, spinto soprattutto dalle nuove modalità con cui gli individui accedono alle informazioni e dalla digitalizzazione dell’economia”.

Nello specifico, il legame esistente tra quest’ultima e la cosiddetta “esplosione dei dati” è sempre più evidente: la digitalizzazione consente, infatti, una migliore acquisizione dei dati e un’accurata analisi delle informazioni, che a loro volta possono essere utilizzate per ottimizzare le soluzioni offerte dalle imprese. “Ne è un esempio Edenred, leader mondiale nel settore dei voucher prepagati digitali – interviene Narula – La società ha da tempo avviato un processo di transizione dai buoni cartacei a quelli elettronici, accessibili tramite un’app su smartphone. Questo passaggio non solo elimina i costi associati alla stampa, ma consente anche alla società di analizzare con esattezza le preferenze dei propri clienti, potendo individuare quale utente ha speso un determinato voucher in quale ristorante, a che ora”.

A nostro avviso, in un mondo sempre più “data driven”,  i vincitori sono quelle società che hanno una quantità significativa di dati, e in particolare quelle che sono in possesso di un ammontare significativo di dati unici. “Ad esempio Adobe Creative Cloud di Adobe che rientra nel segmento dei Digital Media, utilizzato per creare e distribuire contenuti unici su tutte le piattaforme digitali, e in cui la concorrenza è davvero molto limitata – concludono da Mirabaud – Con il continuo miglioramento delle tecniche di analisi dei dati, il principale fattore di differenziazione per queste aziende sarà la quantità di dati in loro possesso. Ciò, a sua volta, porterà all’acquisizione di nuove preziose informazioni, creando un circolo virtuoso, e le aziende dominanti in un certo settore accresceranno nel tempo il loro vantaggio competitivo”.

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