Inwit, la gallina dalle uova d’oro di Telecom Italia

Conoscete una large cap (oltre 5 miliardi di capitalizzazione), che da inizio anno guadagni oltre il 43%, ma non faccia parte dell’indice Ftse Mib e quindi sia relativamente poco seguita dai grandi fondi? Si tratta di Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane), società controllata al 60% da Telecom Italia che opera in Italia nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche (in particolare torri per trasmissione radio e per le telecomunicazioni).

Rispetto alla controllante, che vale il doppio in termini di capitalizzazione ma da inizio anno è appena positiva (+1,4% scarso a ieri sera, ma già con l’apertura odierna il titolo ha azzerato ogni guadagno), Inwit ha multipli molto più alti essendo molto più redditizia. L’utile per azione atteso per il 2019 è di 26 centesimi per azione, il che porta il rapporto prezzo/utili (P/E) sopra le 33 volte ai livelli attuali, mentre nel caso di Telecom Italia ci si attende appena 6 centesimi per azione con un P/E corrente di 7,55 volte.

La differenza macroscopica nelle valutazioni è spiegata anche dalla previsione in termini di crescita degli utili: quelli di Inwit registrano una crescita a lungo termine del 14% annuo abbondante, quelli della controllante sono in calo a lungo termine del 5% abbondante all’anno. Siccome però gli analisti tendono a voler vedere confermate le proprie stime prima di ritoccare le valutazioni su un titolo, ecco che il prezzo obiettivo medio di Inwit (8,43 euro) appare già superato dalle valutazioni correnti di mercato (stamane il titolo si mantiene tra gli 8,58 e gli 8,59 euro per azione).

“Strong buy” per la controllata e per la controllante

Mentre nel caso di Telecom Italia il target price di consenso (0,64 euro) mostrerebbe rispetto alle quotazioni correnti (attornon a 0,485 euro) un potenziale rialzista di circa il 32%. Come dire che se avete messo in portafoglio Inwit a inizio anno e non possedete la sua controllante, ora potreste pensare di fare uno switch, vendendo Inwit e comprandovi Telecom Italia. Se però aveste avuto Telecom Italia in portafoglio a inizio anno, ora vi stareste mangiando le mani per non aver liquidato il titolo e comprato al suo posto Inwit e non è detto che a fine anno la situazione non possa riprodursi nuovamente, anche se magari non con un divario così accentuato.

Ad ogni modo gli analisti tecnici per una volta sono concordi su entrambi i titoli, consigliando sul brevissimo/breve periodo uno “strong buy” (acquistare con decisione) per entrambi i titoli. Se l’indea di fare una scommessa su Inwit non vi dispiace, sappiate che le prime resistenze al rialzo sono attorno a 8,74 e poi 8,82 euro per azione, mentre al ribasso i supporti attorno a cui il prezzo potrebbe stabilizzarsi sono individuati a 8,40 e poi 8,33 euro. Nella migliore delle ipotesi, ossia comprando il titolo attorno a 8,33 euro per poi rivenderlo a 8,82, vi portereste a casa circa mezzo euro per azione (con un guadagno percentuale di poco inferiore al 6%).

Nel caso di Telecom Italia, le resistenze possibili obiettivi del movimento rialzista di breve periodo sono a 51 e 52 centesimi, i supporti in caso di discesa dei prezzi sono a 48 prima e 45 centesimi poi. In questo caso lo scenario di trading migliore vi consentirebbe di portare a casa 7 centesimi per azione, pari al 15,5% di potenziale guadagno. Il che testimonia come Inwit sembri avere alle spalle gran parte dei suoi potenziali guadagni o, se preferite, che Telecom Italia ha continuato finora a deludere le aspettative e dunque i potenziali guadagni deve ancora concretizzarli in buona misura.

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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