Dal Market Watch NPL di aprile di Banca Ifis (una mappatura esaustiva delle transazioni del mercato italiano dei crediti deteriorati, l’analisi dei trend, la clusterizzazione per segmento e per geolocalizzazione delle sofferenze italiane) emerge che:
- I crediti deteriorati sono più che raddoppiati negli ultimi 7 anni (da 145,7 miliardi nel 2010 a 324,3 miliardi a fine 2016);
- La maggior parte delle sofferenze lorde si concentra nelle società non finanziarie (71,3%). In particolare, i settori Servizi e Costruzioni sono caratterizzati dai trend peggiori, con crescita dei NPL rispettivamente a +480% e +601% da inizio 2009 a fine 2016.
- L’Italia settentrionale vanta la maggior parte di crediti deteriorati per ammontare (51,9%, +370% dal 2009), tuttavia il Sud Italia e le Isole vantano la peggior performance nel rapporto di crediti deteriorati su crediti totali erogati, con una crescita di questo indice rispettivamente di quasi 8 p.p. per le isole e di 7 p.p. per il meridione dal 2011 a fine 2016.
- Transazioni: nel primo trimestre 2017 sono stati realizzati deal per 2,8 miliardi di euro rispetto ai 4,8 mld nel Q1 2016 (-41,6%) ed a 1,0 mld nel Q1 2015 (+169,6%).
- Nel 2016 i debitori retail e corporate sono aumentati rispetto al 2015, ma a inizio 2017 la categoria a maggior incremento è quella mista, che comprende debitori sia retail sia corporate;
- Il prezzo delle operazioni chiuse nel Q1 2017 è stato inferiore al 10% del valore nominale;
- 46,1 miliardi di NPLs stanno per essere portati sul mercato, su deal indicati come “ongoing” o “announced”.