J.P. Morgan AM: il credito è ancora la scelta giusta

A cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management

Le valutazioni delle obbligazioni societarie di alta qualità potrebbero sembrare leggermente elevate considerata la sovraperformance già messa a segno quest’anno, ma una serie di catalizzatori all’orizzonte ci spinge a ritenere che il contesto di mercato si manterrà favorevole per questa classe di attivo.

Fondamentali

La stagione degli utili del terzo trimestre è iniziata da tempo e oltre la metà delle società quotate ha già annunciato i risultati. Sinora i dati riportati hanno superato le attese che però, bisogna ammettere, erano piuttosto basse. I risultati delle banche statunitensi, che di norma inaugurano la stagione delle trimestrali e fissano il tenore della stagione, sono stati positivi per gli investitori e in generale hanno battuto le attese grazie ai ricavi e al costo del credito migliori del previsto e grazie anche alla costante attenzione sul fronte delle spese. Gli utili del produttore di macchinari edili Caterpillar, spesso utilizzati come cartina al tornasole dell’economia statunitense, hanno invece deluso le aspettative e la società ha ridotto le stime per il 2019. Alla luce del recente deterioramento degli indici dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero, questo sviluppo non ha però sorpreso nessuno. Il maggior contributo al rallentamento degli utili statunitensi è giunto dai settori dell’energia e dei materiali e dalle società esportatrici, che hanno risentito del rallentamento della crescita in Cina, tra cui appunto Caterpillar. Oltre che del tenore dei risultati aziendali, il segmento del credito ha beneficiato del recente rientro dei timori di una Brexit senza accordo e del previsto inizio del secondo programma di acquisto di obbligazioni societarie della Banca Centrale Europea, il cosiddetto Cspp 2.0.

Valutazioni quantitative

Quest’anno il segmento Investment Grade statunitense è stato la migliore classe di attivo del credito con una crescita del 12,73% e un rendimento medio in calo dal 4,25% al 2,98%. In un contesto di tassi in contrazione in tutto il mondo, gli investitori hanno mostrato crescente interesse per questa classe di attivo, che offre una considerevole duration (quasi 7,5 anni per il segmento Investment Grade statunitense) e un discreto carry. In Europa la prospettiva di un nuovo programma di acquisto di obbligazioni della Bce ha consentito ai titoli ammessi al programma (le obbligazioni non bancarie con almeno un rating BBB) di sovraperformare alcuni segmenti del mercato High Yield. Ad esempio, confrontando le obbligazioni di rating B con quelle BBB, la preferenza per i titoli di qualità migliore è evidente nell’evoluzione del multiplo, che è salito a 4,41 da 3,68 di inizio anno. In questa fase avanzata del ciclo è probabile che gli investitori mantengano la preferenza per le obbligazioni di qualità e duration più elevate, pertanto riteniamo che le prospettive per questo tema d’investimento siano buone (tutti i dati sono aggiornati al 29 ottobre 2019).

Fattori tecnici

Le condizioni tecniche si mantengono favorevoli al segmento Investment Grade. In base ai dati Epfr, gli afflussi nei fondi sono sempre robusti e a ottobre la raccolta media settimanale dei fondi dedicati alle obbligazioni statunitensi con rating elevato ha superato 3,5 miliardi di dollari, battendo di circa 2 miliardi di dollari la media stagionale a tre anni per il mese. Dopo un breve rallentamento, la domanda per questa classe di attivo da parte degli investitori stranieri, in particolare di Taiwan, sembra avere ripreso vigore. Sul fronte dell’offerta, il volume netto di emissioni negli Stati Uniti è sceso del 4% rispetto all’anno scorso, mentre l’offerta netta è ancor più bassa. I livelli di offerta in Europa sono superiori alla norma e prevediamo che si manterranno elevati anche in futuro, ma l’inizio del programma di acquisto di obbligazioni societarie della Bce dovrebbe garantire un buon livello di assorbimento (tutti i dati sono aggiornati al 25 ottobre 2019).

Che cosa significa per gli investitori obbligazionari?

Il contesto macroeconomico non evidenzia ancora segni di miglioramento e le valutazioni dei mercati del credito si sono fatte più elevate. Ciononostante, riteniamo che vi siano buoni motivi per continuare a investire in obbligazioni societarie di alta qualità. I fondamentali delle aziende sono sempre gestibili e gli ultimi risultati hanno battuto le aspettative, mentre per il momento le incertezze sulla Brexit si sono in parte dissipate. Considerato il buon quadro tecnico in coincidenza con l’inizio del Cspp 2.0, riteniamo vi siano ottime probabilità che le obbligazioni societarie di alta qualità riescano a sovraperformare il resto del mercato del credito.

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