James Harry Simons, storia di un mito

A cura di Daniele Bernardi, Ad Diaman Scf
Avere un obbiettivo nella vita è importante. Sapere qual’è la strada che si vuole percorrere è altrettanto importante di come percorrere quella strada. Il mio mito è James Harry Simons. Alzi la mano chi conosce Jim?
Simons è considerato il miglior Hedge Fund Manager Americano, con un patrimonio personale di 14$Bn ha creato la società di maggior successo, quanto meno in termini di track record del fondo Medallion. Laureato al MIT (Massachusset Institute of Technology) ha poi conseguito un dottorato di ricerca alla Berkeley University in California.
Docente al dipartimento di matematica dello Stony Brook University, nel 1976 ha vinto il premio Oswald Veblen per la geometria dell’American Mathematical Society, per aver ridefinito le forme di minimizzazione delle superfici multidimensionali, strumenti molto usati nei sistemi CAD per il disegno tridimensionale.
Nel 1964 è stato assunto dalla NSA (National Security Agency) per de-criptare i codici dei messaggi segreti, fu licenziato dopo una dichiarazione contro la guerra del Vietnam che riteneva assurda. Nel 1982 dopo una esperienza in una società di gestione discrezionale fonda Renaissance Technology, la società che oggi racchiude centinaia di fisici, matematici e statistici da tutto il mondo.
La sua filosofia è sempre stata, cerco le informazioni dai dati, piuttosto che dal mercato o dalle notizie. Il fondo Medallion ha restituito dal 1994 a metà del 2014 una media di rendimento del 71,8% all’anno, pari a oltre il 35% all’anno tolte le fees di gestione e di performance.
Già perché il fondo è diventato famoso per avere le commissioni più alte della storia degli Hedge Fund: 5% di commissione di gestione annua e 44% di commissione di performance. Quando nel 2008 è scoppiato il caso Maddoff, Jim Simons è stato convocato al congresso degli stati uniti e gli sono state poste due domande:
1) non è che il vostro fondo Medallion è il prossimo Ponzi Scheme?
2) perché applicate delle commissioni così alte agli investitori?
La sua risposta è stata mitica: “Abbiamo restituito tutti i soldi agli investitori nel 2005, oggi sul fondo ci sono solo i miei soldi e quelli dei miei dipendenti, quindi non è un vostro problema come gestiamo il nostro fondo; le commissioni che applico servono per pagare i miei dipendenti, visto che la maggior parte degli asset sul fondo sono miei personali”.
Jim Simons si è ritirato nel 2009, pur mantenendo il ruolo di Presidente non esecutivo della società, e adesso segue progetti di filantropia come il “Math for America” un piano per promuovere la matematica nelle scuole che punta a premiare i professori che maggiormente si distinguono per capacità di insegnamento della matematica che lui considera (giustamente) essenziale per il miglioramento della nazione e per mantenere il vantaggio competitivo degli stati uniti nei confronti del resto del mondo.
Ecco, questo è il mio mito e quello a cui voglio puntare, chiunque voglia darmi una mano a raggiungere un risultato anche la metà di quello che ha conseguito lui è gradito… Ah, dimenticavo. Nel 2016 gli è stato intitolato l’asteroide appena scoperto 6618 jimsimons in onore del lavoro che ha svolto nei campi della fisica, della matematica (e io aggiungo della finanza).

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