La Barbie non piace più e fa precipitare il titolo Mattel

Fine di un mito. La Barbie non piace più. La famosa bambola bionda, famosa per i suoi corredini, accessori e “famiglia” ha fatto segnare un ulteriore calo delle vendite, scese del 6% in quello che è il terzo trimestre consecutivo di calo. Il dato negativo, insieme alla bancarotta di Toys ‘R’ Us hanno fatto crollare le azioni Mattel.

Il periodo luglio-settembre si chiude così in rosso per il gruppo, confermando le difficoltà dei giocattoli tradizionali. Le perdite si sono attestate a 603,3 milioni di dollari rispetto a un utile di 236,3 milioni di dollari nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono calati del 13% a 1,56 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 1,81 miliardi.

La bambola è stata commercializzata a partire dal 1959. Barbara (dal nome della figlia della sua inventrice Ruth Handler) nacque con i capelli neri e un vestitino zebrato. Rappresenta tuttora il prodotto di punta della casa. Finora ne sono state vendute circa un miliardo, in almeno 150 nazioni.

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