La BoE annuncia il primo rialzo dei tassi dopo dieci anni

Di Michiel de Bruin, Head of Global Rates & Money Markets di Bmo Global AM EMEA

Cambiando una sola frase, la BoE ha cambiato drasticamente lo scenario di breve termine per la politica monetaria del Regno Unito. La sintesi della riunione del Comitato di Politica Monetaria (MPC) resa nota ieri diceva: “La rimozione di alcuni stimoli monetari dovrebbe essere appropriata nei prossimi mesi”, laddove la precedente frase diceva: “un certo inasprimento della politica monetaria sarebbe necessario”.

La Banca centrale inglese doveva sapere che i mercati avrebbero interpretato questo messaggio come l’indicazione che un rialzo dei tassi sarebbe stato possibile in occasione del prossimo rapporto sull’inflazione in programma il prossimo novembre. Ed è esattamente quello che è successo: la probabilità di un rialzo dello 0,25% a novembre, al momento, è data al 65%, mentre il mercato sconta una probabilità di rialzo del 100% prima di marzo 2018.

In risposta, la sterlina è balzata di più dell’1% rispetto alle maggiori valute e potrebbe salire ancora. I rendimenti dei Gilt con copertura valutario sono aumentati in maniera trasversale a tutta la curva, fino a un +0,1% per i titoli a più breve scadenza e fino a un +0,05% per i titoli a lunga e lunghissima scadenza.

Per certi versi, un aumento dei tassi invertirebbe semplicemente il taglio messo a punto appena un anno fa, in risposta alle preoccupazioni che il referendum sulla Brexit avrebbe precipitato il Regno Unito in una recessione; paure mai realizzatesi, anche grazie all’intervento della BoE. Ma l’annuncio di ieri riflette lo spostamento verso un inasprimento monetario in altri paesi: la Bank of Canada, ha recentemente alzato i tassi di interesse anticipando ulteriori rialzi, la Federal Reserve ha alzato i tassi a partire da dicembre 2016 e ha ampiamente tracciato un percorso per terminare il proprio programma di Quantitative Easing. La Banca centrale europea ha superato la propria inclinazione verso una politica monetaria più espansiva e ci si attende che annunci il tapering del proprio programma di acquisti

Questa resta, tuttavia, una mossa a sorpresa. Il mercato immobiliare del Regno Unito è debole, le incertezze legate alla Brexit stanno pesando sugli investimenti e la legge finanziaria del Paese dovrebbe essere approvata nelle prossime settimane. Tre membri del Comitato della BoE hanno votato per un rialzo dei tassi a giugno 2017, ma uno di essi ha di recente cambiato opinione, mentre gli altri due sono membri esterni. La decisione di ieri mostra che una maggioranza dei membri del Comitato si aspettano di alzare i tassi a breve.

Dove siamo diretti, ora, vi chiederete? La stessa BoE dichiara di attendersi un percorso di rialzo dei tassi lento e graduale. Molto dipenderà da come reagiranno i mercati domestici e internazionali. Il rafforzamento della Sterlina smorzerà l’inflazione. Tassi sui mutui più elevati, inoltre, deprimeranno ulteriormente il mercato immobiliare e la spesa dei consumatori. Ma se l’economia mondiale resta ancora sul percorso attuale e le altre banche centrali continuano nel restringimento delle politiche monetarie, allora i tassi di interesse nel Regno Unito continueranno a salire

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