La Corte tedesca obietta sul QE ma i mercati azionari guardano oltre

La Corte costituzionale tedesca ha stabilito che non si configura “monetary financing”, ma che alcune attività non sono costituzionalmente accettabili, in quanto l’impatto costi – benefici non è stato sufficientemente esaminato, e l’azione potrebbe essere sproporzionata rispetto ai fini.

La Bce ha tre mesi per dimostrare che la sua condotta è proporzionata al fine, oppure la Bundesbank dovrà cessare gli acquisti e liberasi dei Bunds. Il tutto in aperto contrasto con la Corte Europea di Giustizia, che aveva avallato il QE.

La situazione resta indeterminata

La Bce può comunque cercare di dimostrare la proporzionalità e legalita delle sue mosse, e l’aspetto qualitativo delle obiezioni lascia margine di manovra nel dimostrare i risultati ottenuti. Ma certo questo non è un outcome ideale, per la situazione che crea, con un conflitto tra due Corti, e la Bundesbank in mezzo, obbligata a obbedire a entrambe.

A tale proposito la Commissione Europea ha già dichiarato che “la legge EU ha primato su quelle nazionali e le decisioni della Corte Europea di Giustizia anche”. Ma ovviamente non è così facile. In secondo luogo, questa sentenza va a ridurre il margine di manovra della Bce, al momento sbagliato, quando la flessibilità era fondamentale. E probabilmente causerà analoghi processi nei confronti del PEPP. Infine è l’ennesima dimostrazione dei conflitti interni all’EU e della conseguente farraginosità del suo processo decisionale.

Gli effetti sui mercati finanziari

Gli effetti, sul mercato, si sono notati sui periferici, che hanno visto gli spreads allargare, guidati ovviamente dal BTP, e sulla divisa unica, che è arretrata, a prezzare un unione più debole. L’azionario ha accusato solo parzialmente, ma in realtà si è presentato all’apertura di Wall Street più o meno sui massimi segnati la mattina, anche se, comprensibilmente, Piazza Affari ha perso un po’ di baldanza” fa notare Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!