La crescita cinese rallenta ancora

L’economia cinese rallenta ancora: nel 2019 ha registrato il livello di crescita più basso dal 1990. Lo scorso anno l’incremento del prodotto interno lordo della seconda economia mondiale si è fermato al 6,1%, in calo rispetto al 6,6% del 2018. Il dato, secondo quanto riportato dal sito web della Rsi, corrisponde alle attese degli analisti e rientra nell’obiettivo ufficiale di Pechino che mira a una crescita del PIL compresa tra il 6,0 e il 6,5%.

A pesare sui risultati vi è stata la riduzione della domanda interna e soprattutto la guerra commerciale sui dazi con gli Stati Uniti. Le tensione tra Washington e Pechino si sono allentate con l’intesa sulla prima fase dell’accordo commerciale, firmato mercoledì dai due paesi, che potrebbe rilanciare l’attività dei consumatori e degli affari.

I dati sono stati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica che ha anche reso noto che lo scorso anno nel paese sono nati 14,65 milioni di bambini. Il tasso di natalità è così sceso a 10,48 nascite per 1000 abitanti, il livello più basso dalla fondazione della Repubblica popolare cinese nel 1949.

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