La diversificazione richiede nuove modalità di gestione del rischio

Secondo una ricerca di State Street dal titolo “Official Institutions: Transforming to Meet the Needs of a New World”, le Official Institution globali stanno modificando i loro investimenti e modelli operativi per essere più flessibili a fronte di un contesto di mercato sempre più difficile. L’indagine globale, che ha coinvolto più di 100 Official Institution, tra cui banche centrali, fondi sovrani (SWFs) e fondi pensione governativi, ha messo in evidenza le sfide che nascono da un clima di incertezza in ambito finanziario. Il 77% delle banche centrali oggetto dell’indagine è colpito in particolare dal potenziale aumento dei tassi d’interesse, mentre il 90% dei fondi sovrani e fondi pensione governativi indica che una correzione del mercato azionario avrà un impatto moderato o significativo sulla strategia di investimento nel corso dei prossimi tre anni.

Mentre l’incertezza persiste, le Official Institution stanno diversificando il loro portfolio e guardano a nuove categorie di asset class e mercati. In particolare, i fondi sovrani e i fondi pensione governativi mostrano un forte interesse verso gli investimenti alternativi per i prossimi 3 anni, con il 68% dei fondi sovrani intervistati che cerca di aumentare l’allocation alle commodity e l’88% dei fondi pensione governativi che si rivolgerà al mercato immobiliare, nella speranza di ottenere rendimenti maggiori rispetto a quelli dei mercati azionari.

Nonostante le deboli prospettive di crescita in Cina, l’Asia rimane la regione che attrae più investimenti, con l’89% delle istituzioni dell’Asia-Pacifico e il 63% delle istituzioni di altre regioni che hanno intenzione di aumentare il proprio investimento nell’area.

La diversificazione richiede nuove modalità di gestione del rischio “Un contesto di mercato volatile richiede una sempre maggiore agilità organizzativa; per questo motivo le Official Institution stanno imparando ad adattarsi e diventare più flessibili”, ha dichiarato Kevin Wong, Senior Managing Director e Responsabile Sector Solutions di State Street Global Services e State Street Global Markets nell’area Asia-Pacifico. ”Le istituzioni hanno bisogno di  team di investimento solidi e flessibili, supportati da un modello operativo agile che li aiuti a identificare opportunità, gestire l’esposizione al rischio e intraprendere azioni correttive”. Nel riconoscere la necessità di rispondere velocemente a opportunità e minacce quando si presentano, le Official Institution hanno intrapreso, a livello globale, un percorso per integrare una serie di capacità di adattamento nel DNA delle loro organizzazioni, quali:

  • Aggiornare l’approccio al risk management – Più della metà delle istituzioni oggetto d’indagine (58%) ha modificato il proprio approccio al risk management negli ultimi tre anni e due terzi hanno intenzione di fare cambiamenti nel corso dei prossimi tre. I fondi sovrani in particolare hanno sensibilmente aumentato l’uso dell’analisi dei fattori di rischio negli ultimi tre anni (82% vs 69% delle banche centrali), così come l’uso di derivati (64% vs 33% delle banche centrali). Il 74% delle istituzioni dell’area Asia-Pacifico manifesta l’intenzione di migliorare la propria gestione del rischio nei prossimi tre anni, seguito dal 61% dei paesi EMEA e dal 56% del Nord America e dell’America Latina. Nella zona APAC, il 74% delle istituzioni pensa di aumentare l’uso di strategie di copertura sul rischio valutario (contro il 53% in Nord America ed il 52% nell’area EMEA).
  • Migliorare la struttura della governance e la trasparenza – Sia le banche centrali che i fondi sovrani stanno cominciando a divulgare un maggior numero di dati circa le priorità d’investimento, i rischi e le partecipazioni. Circa la metà (52%) di tutte le istituzioni prevede di aumentare la quantità di dati divulgati e la frequenza del reporting (53%), mentre il 75% ritiene che l’aumento del reporting e della comunicazione possa essere un modo per trasmettere il valore che generano verso i propri stakeholder e un pubblico più ampio.
  • Investire in competenze legate alla tecnologia – L’impiego efficiente della tecnologia è uno strumento di importanza strategica per aiutare le Official Institution a raggiungere i loro obiettivi. Molte istituzioni infatti lottano ancora con sistemi inefficienti: più di due terzi (71%) affermano che l’integrazione dei sistemi precedenti è un problema frequente, mentre solo il 16% ritiene che la propria istituzione abbia un sistema efficace per condividere i dati internamente. La sicurezza informatica, l’archiviazione dei dati e l’integrazione dell’analisi del rischio e delle performance in particolare sono citate come priorità. Più di due terzi (69%) delle banche centrali e il 78% delle altre istituzioni investiranno nell’aggiornamento della loro sicurezza informatica nel corso del prossimo anno.
  • Sviluppare il giusto talento – Le Official Institution stanno cercando modalità d’investimento che possano essere economicamente vantaggiose, come formare le risorse internamente o ricercare relazioni diverse con i gestori esterni. In particolare mostrano una forte propensione ad assumere personale in aree chiave quali investimento (70%), tecnologia (61%), risk and compliance (60%).

“Le Official Institution rivestono un ruolo di importanza strategica nel salvaguardare la stabilità e la crescita economica globale; il cambiamento che ognuna intraprenderà sarà diverso e dipenderà da una serie di fattori quali il mandato, gli obiettivi e le circostanze” ha aggiunto Rod Ringrow, Senior Vice President e Responsabile Official Institution per l’area EMEA. “In primis devono diventare sempre più flessibili per assicurare il successo di lungo periodo in un contesto di investimenti in continuo mutamento.

Per leggere il rapporto completo premere qui.

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