La Juventus prova a ripartire, almeno in Borsa

Juventus Fc (che in Borsa capitalizza oltre 1,5 miliardi di euro a 1,176 euro per azione della chiusura di ieri) sotto i riflettori non solo dell’Allianz Stadium ma anche a Piazza Affari dove il titolo apre oggi in recupero di oltre un punto a 1,1885 euro dopo primi scambi per 1,5 milioni di pezzi. Il team bianconero, affiancato domenica scorsa dall’Inter in campionato, sembra aver perso smalto anche sui mercati finanziari e dopo un trimestre negativo (-10% abbondante la performance degli ultimi tre mesi) ha più che azzerato i suoi guadagni sugli ultimi 12 mesi (-2,4% a ieri sera) tornando sui livelli dell’estate 2018.

Mentre tornano a circolare voci di un possibile arrivo di Josep (“pep”) Guardiola, da quattro anni tecnico del Manchester City che già la scorsa estate era sembrato poter arrivare sulla panchina bianconera (dove è invece poi sbarcato l’ex allenatore del Napoli e del Chelsea, Maurizio Sarri, poco amato dalla tifoseria), sul titolo tornano ad accendersi i fari del mercato in attesa dei conti del primo semestre 2019-2020, che saranno pubblicati il prossimo 21 febbraio.

Kepler Cheuvreux (“hold” con prezzo obiettivo fissato a 1,3 euro) si aspetta in particolare un fatturato in crescita “a doppia cifra” di 368 milioni di euro (+11,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente). Il broker si attende ricavi “core” in aumento del 6,2% a 288 milioni di euro, un Ebit adjusted sostanzialmente stabile e negativo per 34 milioni (nel primo semestre 2018-2019 era stato pari a -35 milioni) e un risultato netto adjusted ugualmente stabile a -46 milioni (da -45 milioni). L’utile netto “reported” è infine atteso pari a 19 milioni (dai 7,5 milioni di un anno prima).

Il giudizio degli analisti su Juventus Fc

Oltre al giudizio prudente di Kepler Cheuvreux esiste al momento solo un altro report con giudizio positivo (“outperform”) e target price leggermente più alto (1,4 euro per azione); visto il perdurare dello squilibrio dei conti a livello di risultato netto d’esercizio (ci si attende in media una perdita ante imposte attorno ai 12 milioni, ovvero di 2 centesimi a titolo), gli analisti non prevedono alcuna distribuzione di dividendi neppure al termine di questa stagione, mentre il fatturato è visto oscillare tra poco meno di 600 milioni e poco più di 660 milioni di euro, portando ad un rapporto prezzo/fatturato di circa 2,5 volte.

Se gli analisti fondamentali sembrano voler per ora restare alla finestra, quelli tecnici segnalano la il permanere del titolo all’interno di una fase laterale di breve-medio periodo, con una conferma del trend primario ribassista che si accompagna ad un tentativo di brevissimo periodo di uscita dalla fase moderatamente ribassista (nell’ultima settimana il titolo ha recuperato poco più del 2% con un modesto incremento dei volumi di scambio).

Il permanere delle quotazioni sopra la soglia di 1,71 suggerita come stop loss per eventuali strategie ribassiste di breve periodo consiglia la chiusura di tali strategie e l’adozione di un profilo neutrale sul titolo, lasciando peraltro aperta la possibilità di qualche operazione di trading di brevissimo respiro da parte degli investitori più avvezzi al rischio. In questo caso obiettivi di un rimbalzo potrebbero essere gli 1,19 euro ovvero gli 1,20 euro per azione, con possibilità di un’estensione del recupero sino in area 1,22 euro per azione.

Se invece dovessero tornare a prevalere gli acquisti i primi supporti sono indicati a 1,15-1,147 e poi a 1,14-1,132 euro per azione. Livelli che se raggiunti con buoni volumi di scambio indicherebbero l’esaurirsi del tentativo di uscita dalla fase di congestione e il ritorno a pieno titolo nel trend ribassista. Per ora nessuna maggiore indicazione viene fornita dallo Stocastico né dall’indicatore di forza relativa (Rsi), entrambi su valori centrali delle proprie bande d’oscillazione e dunque in posizione neutrale.

L’andamento di Juventus a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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