La resilienza del settore del lusso

“Se diamo uno sguardo all’andamento dei mercati, possiamo osservare che un anno non è mai paragonabile a quello precedente. Tuttavia, un elemento persiste, ovvero la capacità delle principali aziende di beni di lusso di adattarsi ai contesti di mercato sfavorevoli e di superare i momenti di correzione. E in particolar modo quest’anno, il mercato del lusso è stato messo sotto pressione da una serie di fattori di incertezza. Parliamo della guerra commerciale tra Usa e Cina, delle rivolte a Hong Kong, dell’annuncio di tariffe sulle importazioni dall’Europa e del rallentamento in Cina. Pertanto, dato che i cinesi sono i principali consumatori di beni di lusso e che Hong Kong rappresenta un vero e proprio polo per i consumatori asiatici, gli investitori si sono preoccupati per le aziende del settore”. Lo sottolinea Giacomo Calef, Country Manager di Notz Stucki.

“Tuttavia, secondo una nostra analisi interna, sembrerebbe che tale settore non risenta particolarmente dei rischi globali”, continua Calef. “Si osservi il grafico rappresentato. Abbiamo costruito un portafoglio equiponderato composto da tre tra le principali aziende del lusso e abbiamo osservato che quest’anno ha sovraperformato notevolmente il mercato globale, dopo aver recuperato le perdite di dicembre 2018 in tempi molto rapidi. Facciamo riferimento in particolar modo a Lvmh, Hermès e Kering, le quali hanno appena pubblicato le trimestrali e i risultati sono più che positivi. Tutte e tre hanno registrato una forte crescita delle vendite, nonostante la rivolta a Hong Kong e la sua escalation”.

Crescita nell’area asiatica nonostante il rallentamento di Hong Kong

Ovviamente le vendite a Hong Kong si sono indebolite, ma come nota il Country Manager di Notz Stucki sono state interamente compensate dalle altre regioni asiatiche, determinando una forte accelerazione della crescita nell’intero continente. “Sottolineiamo che circa la metà delle vendite di queste società sono destinate proprio all’Asia, area in cui hanno fatto grandi sforzi per espandersi, sviluppare efficaci piattaforme di ecommerce e aprire un certo numero di store per aumentare il consumo locale. Secondo noi i titoli azionari del mercato del lusso potrebbero avere un futuro ancora brillante, in quanto oggi sovraperfomano il comparto azionario globale e al tempo stesso le valutazioni in termini di prezzo in rapporto agli utili sono complessivamente attraenti”.

Pertanto, conclude Calef, “riteniamo che le azioni del lusso, sebbene debbano essere ben selezionate anche con l’ausilio di un gestore specializzato, rappresentino una buona opportunità di investimento da implementare sin da ora. Le aziende continuano a sorprendere per il loro livello di margini, che riescono a mantenere grazie alla loro grande capacità di diversificare le loro linee di business e di sapersi adattare al cambiamento della domanda dei consumatori. Probabilmente l’ultimo trimestre dell’anno sarà ancora caratterizzato da alta volatilità e incertezza, ma comunque la crescita dei profitti dei luxury goods continua sulla buona strada”.

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