La scure del rating

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker Unicredit
Dall’inizio del mese di ottobre era iniziato sui mercati il tormentone del giudizio delle agenzie di rating sul nostro paese atteso per fine mese, in realtà Moody’s ha anticipato nello scorso week end il giudizio, declassando l’Italia a Baa3  mantenendo l’outllok  stabile con la motivazione che  l’economia italiana non trarrà beneficio dai provvedimenti presi dal governo.
Dopo aver tagliato il rating sovrano dell’Italia Moody’s ha intrapreso la stessa azione nei confronti di 12 tra le maggiori istituzioni finanziarie italiane. La decisione riguarda Unicredit, Intesa San Paolo, Banca Imi, CDP, Mediobanca, Cariparma, Fca Bank, Bnl, Credito Emiliano, Cassa Centrale Raffeisen, Invitalia e Banca del Mezzogiorno. Stesso discorso per alcune imprese non finanziarie: Eni, Esselunga,  Leonardo, Poste Italiane e Rai. Revisione al ribasso per il rating di Italgas a Baa2, con outlook stabile ed infine di 20 enti sub-sovrani italiani, tra regioni, città ed enti locali, cambiando l’outlook a stabile.
Attendendo ora i giudizi delle altre agenzie tra qualche giorno, per vedere se adegueranno anch’esse il ribasso o manterranno il rating invariato, la reazione dei mercati è stata abbastanza neutra sui titoli di stato mentre maggiore pressione si è avuta sulla borsa, dove complice anche una settimana difficile per tutti i listini mondiali, si sono visti molti segni negativi a Piazza Affari, soprattutto nel comparto finanziario che è quello a maggiore sensibilità della situazione.
Lo spread tra il nostro titolo decennale ed il Bund tedesco, che è tornato al centro dell’attenzione mediatica come qualche anno fa, è rimasto sopra i 300 punti ma non ha avuto particolari fiammate dal ribasso del rating, segno che tutta la speculazione aveva anticipato il giudizio negativo di Moody’s, scontando già l’evento nei prezzi delle ultime settimane. In assenza di aste particolari, si è guardato quindi ai rendimenti di secondario con il Btp 10y mediamente in area 3,5%. Rimane maggiore pressione sulla parte breve della curva, dove attualmente il nostro paese nell’eurozona è l’unico in rendimento positivo sui 2 anni +1,15%, non avendo la Grecia titoli a breve scadenza.
La prossima settimana torneranno le aste e sarà una altro esame con i Bot lunedi ed a seguire i Btp di medio-lungo periodo.
Per la parte governativa è stata una settimana tranquilla con  la sola Germania che ha collocato fino a 3 miliardi di Bobl a 5 anni con un rendimento al -0.18%.
Sul fronte corporate,  Uber Techonologies ha collocato per la prima volta obbligazioni, raccogliendo 2 miliardi di dollari che verranno utilizzati per rifinanziare le sue operazione e per prepararsi all’Ipo, prevista nella prima metà del prossimo anno. L’emissione ha avuto  una buona risposta da parte degli investitori, tanto da permettere alla società di alzare l’ammontare in offerta da quota 1.5 miliardi inizialmente prevista a 2 miliardi di dollari. Nello specifico l’azienda di servizi di trasporto automobilistico, ha collocato 500 milioni di dollari di un bond (isin USU9029YAA83)  a cinque anni con una cedola del 7.5% e 1.5 miliardi usd di titoli ad otto anni (isin USU9029YAB66) con cedola all’8%.
In Germania Berlin Hyp (Aa2/A+) ha aumentato di 200 milioni di euro il bond collocato in precedenza per 300 milioni. Nel dettaglio si tratta  dell’obbligazione senior (isin DE000BHY0BJ9) con cedola 0.375% e scadenza 28 agosto 2023.  I nuovi titoli emessi hanno rendimento pari a 0.486%, sono immediatamente fungibili e negoziabili per importi minimi di 100k+100k.
Credit Agricole lancia delle obbligazioni green che serviranno per finanziare imprese e progetti che dimostrano elevate prestazioni in termini ambientali, sociali e di governance. I bond, espressi in dollari, hanno scadenza 7 anni con rendimento del 2.70% per i primi 6 anni e una cedola variabile legata all’andamento dell’indice Msci Europe Green.
Nuova emissione di bond per Zurich. Per la seconda volta in appena due giorni, il gruppo si è rivolto al  mercato per scopi societari generali. In particolare la compagnia ha raccolto 200 milioni di franchi svizzeri di titoli senior con scadenza nell’ottobre 2028 con cedola annua fissa dell’1% (CH0398633542).
MPS si  riavvicina al mercato del debito. La banca senese starebbe sondando il mercato per l’emissione di un bond subordinato Tier2 da circa 200 milioni di euro, a Londra sono in corso i contatti con gli investitori istituzionali e gli hedge fund.
Carige è pronta  a emettere un bond subordinato da 200 milioni di euro tramite private placement per garantire il rispetto dei parametri di overall capital requirement richiesti dalla Bce. L’operazione avverrà dopo la presentazione dei risultati della trimestrale fissata al  12 novembre.
Il gruppo italiano Ferrovie dello Stato ha annunciato che il programma di debito, in origine da 4.5 miliardi, sarà aumentato a 7 miliardi di euro. Il maggiore debito che verrà emesso servirà per rilanciare il trasporto regionale con l’acquisto di nuovi treni, attraverso la formula dei green bond. A FS Sono stati confermati gli attuali rating BBB da S&P e da Fitch.
La russa Gazprom ha in programma un roadshow per incontrare gli investitori istituzionali e presentare il piano industriale; nei prossimi giorni ritorno sul mercato anche per L’Ucraina con un doppio deal in dollari a 5 e 10 anni.

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