La vittoria di Trump fa volare l’oro ma deprime il dollaro

Il verdetto delle urne negli Stati Uniti, a sorpresa rispetto ai sondaggi, hanno visto Trum trionfare come nuovo presidente alla Casa Bianca. La reazione dei mercato non si è fatta attendere: l’oro è balzato fino a un massimo (per il momento) di 1.337 dollari per oncia per poi arretrare in area 1.320. Un movimento che, dal punto di vista tecnico, potrebbe anticipare l’inizio di uno stabile e duraturo trend rialzista con obiettivi a 1.375 in prima batttura, 1.435 in seguito e ancora (più in là nel tempo) a ridosso della soglia psicologica dei 1.500 dollari per oncia.

Attenzione però, specie agli investitori in euro: l’esito delle presidenziali americane ha anche spinto al ribasso il dollaro. Tanto che il cambio con l’euro è arrivato a segnare un top a 1,13 (ora in zona 1,12). Una situazione che, anche in questo caso, potrebbe anticipare un’ulteriore ascesa del cross con target in zona 1,15/1,165. Con la conseguenza di ridurre le performance, per esempio, degli Etf ed Etc quotati in euro e legati al metallo prezioso.

Come comportarsi dunque, volendo ugualmente approfittare dell’uptrend del metallo giallo? A Piazza Affari sono disponibili una serie di Etc dotati di copertura del cambio tra euro e dollari (hedgiati, in gergo): Etfs Eur Daily Hedged Gold, Etfs Eur Daily Hedged Physical Gold e Sg Etc Gold Daily Eur Hedged Collateral.     Gianluigi Raimondi

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oro

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