L’aumento del debito pubblico Usa produrrà danni ai mercati finanziari

Di Maurizio Novelli, gestore del fondo Lemanik Global Strategy.

Gli Stati Uniti non possono permettersi un aumento significativo dei tassi. Nel contempo vorrebbero continuare ad aumentare il debito pubblico e privato per sostenere la crescita, ma le due cose sono incompatibili. Il piano Trump di aumento del debito pubblico produrrà danni significativi ai mercati finanziari attraverso tassi più alti e un conseguente aumento della volatilità su tutte le asset class.

Il debito accumulato dall’economia americana dal 2008 a oggi è salito del 45% e si è concentrato nel settore del debito/credito al consumo con un’incidenza che ha raggiunto il 200% del reddito disponibile. Se i tassi salgono di un solo punto percentuale, il costo del debito produrrà un rallentamento dell’economia con conseguente cedimento del dollaro contro tutte le divise. Questo è il motivo per il quale il dollaro ha iniziato già a scendere in questi mesi anche se la Fed afferma di voler alzare i tassi a dicembre.

Qualunque sarà lo scenario, vedo la divisa Usa aprire una fase di ribasso che la porterà verso l’area 1,40/1,50 contro l’euro. Poiché difficilmente prevedo un rafforzamento della moneta americana, non vedo nulla di interessante sui mercati obbligazionari in dollari per un investitore privato che ha difficoltà a utilizzare adeguate coperture valutarie. Nella realtà i mercati obbligazionari da questi livelli in poi possono essere poco remunerativi in qualsiasi valuta.

 

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