Le Borse limano i rialzi dopo le parole Tsipras

Volano le piazze finanziarie europee dopo i cali delle ultime due sedute. Sul mercato, gli acquisti sono tornati a prevalere questa mattina dopo che il Financial Times ha riportato la notizia secondo cui il premier ellenico sarebbe pronto ad accettare “molte delle condizioni richieste dai creditori europei”. Queste notizie sono state accompagnate da nuova proposta formulata da Atene che è stata spedita ai creditori europei e che sarà oggetto di discussione nell’Eurogruppo straordinario di questo pomeriggio (ore 17.30). Quest’ultima versione del governo Tsipras mostra un’apertura su diversi temi, mentre rimane ancora un certo divario sull’IVA e sulle pensioni. Sebbene lo scetticismo della Germania -Merkel e Schaeuble hanno dichiarato che non saranno prese decisioni prima del referendum- le notizie hanno acceso l’entusiasmo tra gli investitori che hanno dato seguito agli acquisti massicci.

A questo punto gli scenari che si potrebbero presentare dopo l’Eurogruppo di questa sera rimango principalmente due:

  1. Accordo Condizionato: potrebbe essere siglato un accordo condizionato all’eventuale vittoria dei “SI” al referendum di domenica prossima. In tal caso, il governo greco si impegnerà sin da questa sera a sostenere la campagna del “SI”, mentre i creditori si impegneranno a concedere un nuovo piano di aiuti che potrebbe includere anche una ristrutturazione del debito (prolungamento scadenze e riduzione dei tassi d’interesse) come nella proposta di lunedì sera di Juncker. Sarebbe questo lo scenario più positivo per i mercati, dato che l’esito favorevole del referendum diventerebbe quasi scontata. In tal caso, Tsipras potrebbe uscirne vincitore, dato che, nonostante le trattative estenuanti, porterà a casa un risultato molto più favorevole rispetto alle proposte precedenti. Questo elemento potrebbe sollevare un po’ di malcontento tra i leader europei che saranno riusciti a sbarazzarsi di lui.
  1. Rinvio decisione Post Referendum: in tal caso prevarrà la linea dura della Germania che ribadirà la necessità di tornare ai tavoli dei negoziati solo dopo un eventuale esito favorevole del referendum, dato che il piano di salvataggio è scaduto ieri e sarà necessario ripresentarne un altro. Nel caso di una vittoria dei “SI” Tsipras sarà costretto a lasciare il posto a un governo ad interim filo europeo che avrà il compito di negoziare un piano di salvataggio lampo prima di indire nuove elezioni. Il rischio per i creditori europei è che Tsipras, dopo i segnali di apertura di oggi, possa usare questo ennesimo rifiuto dell’Europa per costruirsi un ampio fronte dei “NO”. Sarebbe sicuramente lo scenario più incerto per i mercati fino a domenica.

Le dichiarazioni della Merkel e quelle di Tsipras di questo pomeriggio in diretta TV, dove ha continuato a sostenere il NO, rendono inevitabilmente più probabile il secondo di questi scenari, pertanto, domattina potrebbero tornare a predominare le vendite. Inoltre, una simile ipotesi sancirebbe la cessazione definitiva dei negoziati sino a lunedì e questo renderebbe i sondaggi sul referendum unico driver dei mercati nelle prossime due sedute.

a cura di Vincenzo Longo, market strategist di IG

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