Al 30 settembre 2019 sono 2.576 le startup innovative avviate grazie a una modalità di costituzione digitale e gratuita, una crescita di 169 unità rispetto al dato registrato alla passata rilevazione (fine giugno 2019).
È quanto emerge dalla 13ª edizione del Rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato dal Mise, in collaborazione con InfoCamere e Unioncamere. Grazie a questa misura, operativa a partire dal luglio del 2016, gli imprenditori innovativi italiani possono costituire la propria startup secondo una modalità interamente digitalizzata, con il supporto tecnico della propria Camera di Commercio o in totale autonomia. L’esenzione dall’atto notarile consente un risparmio medio sui costi d’avvio stimato in circa 2mila euro.
Oltre a descrivere la distribuzione territoriale del fenomeno, il Rapporto si concentra su due aspetti di particolare interesse: il tasso d’adozione della modalità online sul totale delle imprese di nuova costituzione, e la durata media delle pratiche.
Tasso d’adozione: la modalità online è stata scelta da poco più di 4 startup su 10 costituite in Italia nell’ultimo anno, in crescita nel terzo trimestre 2019 (43,5%, rispetto al 35,9% degli ultimi 12 mesi). Tuttavia, la variabilità territoriale è molto elevata, con notevoli scostamenti rispetto al dato nazionale. Paradigmatico il caso della Basilicata, in cui quasi il 70% delle startup innovative ha optato per la modalità online. Compaiono invece nella parte bassa della graduatoria Lazio, Piemonte, Umbria ed Emilia-Romagna.