Legg Mason: “Gli italiani investono nei bond come nessun altro. Piacciono le azioni internazionali”

Cambiano i mercati, le strategie di investimento, i tassi di interesse ma la passione degli investitori italiani più maturi per le obbligazioni resta immutata. Il 27% del portafoglio medio dell’investitore italiano è infatti allocato in bond: si tratta della più alta percentuale riscontrata tra gli investitori delle principali economie a livello globale (10% in Germania, 12% in Francia, 13% in UK e Cina, 14% in Spagna, 15% in USA).
La restante parte del portafoglio medio si compone poi di: liquidità (23%), azionario (19%), investimenti immobiliari (16%), oro e metalli preziosi (5%) ed investimenti non tradizionali (5%).
È quanto mostrano i nuovi dati rilasciati dall’edizione 2016 della Global Investment Survey realizzata da Legg Mason Global Asset Management, uno dei principali gestori globali diversificati. L’indagine è stata realizzata in 19 paesi e ha raccolto i dati di oltre 5000 rispondenti.
Secondo gli investitori del nostro paese le asset class che offriranno le migliori opportunità di investimento nei prossimi 12 mesi saranno i titoli azionari internazionali (50%) seguiti da investimenti immobiliari e azioni domestiche (43%) e poi obbligazioni internazionali (39%). Anche in questo caso, nessun paese come l’Italia considera così diffusamente i bond come una asset class su cui investire: a livello globale la media si attesta infatti al 22% e – guardando all’Europa – i valori più elevati si rilevano in Spagna (25%), Francia (24%), UK (23%) e Germania (19%).
Prendendo in esame i singoli paesi, estero è anche il podio delle nazioni che rappresentano le migliori opportunità di investimento nel 2016 per gli italiani: ai primi posti troviamo infatti Usa e India (40%), Australia (35%) e Giappone (30%). L’investitore nostrano guarda invece con preoccupazione a Cina (43%), Brasile (41%) e Russia (34%).
La passione degli italiani per gli investimenti oltre frontiera è confermata dal fatto che il 30% del portafoglio medio italiano è investito fuori dai confini nazionali, rispetto a una media globale del 16%: è la più alta percentuale tra i paesi Europei (17% in UK, 19% in Francia, 15% in Germania, 16% in Spagna).
Il 63% degli italiani dichiara che sarà molto più focalizzato sugli investimenti oltre confine di quanto fatto nell’ultimo anno (la più alta percentuale riscontrata tra i paesi europei oggetto d’indagine), anche se esistono alcune preoccupazioni quando si investe fuori dal mercato domestico, in particolare l’incertezza sui mercati a livello globale (54%), il rischio valuta (40%) e la mancanza di trasparenza (23%).
“Non stupisce vedere confermata dal nostro studio la passione italiani per le obbligazioni, frutto di convinzioni ‘storiche’ radicate negli anni, quando l’obbligazione era sinonimo di basso rischio e rendimento sicuro. L’investitore deve però essere consapevole che il contesto di mercato odierno è molto mutato ed è caratterizzato da una forte volatilità. Il che non vuol dire che il settore del reddito fisso debba essere evitato, ma che bisogna saper scegliere – all’interno di una proposta molto vasta – su quali obbligazioni puntare. Riteniamo perciò fondamentale per gli investitori avvalersi del contributo di professionisti del risparmio gestito che li consiglino e li seguano nei propri investimenti.” dichiara Marco Negri, country head Italia di Legg Mason Global Asset Management.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: