L’engagement funziona!

L’active ownership è perseguita principalmente attraverso il voto e l’engagement

Il voto consiste nell’adozione di politiche a sostegno o in opposizione al consiglio di amministrazione della società, di solito in occasione delle assemblee generali annuali. L’engagement fa riferimento invece nell’aprire un dialogo con un’azienda su questioni che comportano secondo Robeco dei rischi per il business, a causa di una scarsa attenzione alle sfide poste dalla sostenibilità. Alla fine del 2018, oltre 380 miliardi di euro di asset erano oggetto di engagement e oltre 70 miliardi di euro erano oggetto di attività di voto. Di seguito, una sintesi del lavoro di Carola Van Lamoen, Head Active Ownership team di Robeco.

Politiche di voto

Le politiche di voto di Robeco sono basate sui principi dell’International Corporate Governance Network (ICGN). Ciò consente alle società di essere valutate in base alle pratiche locali, alla legislazione nazionale e ai codici di condotta di corporate governance. Gli elementi chiave includono la posizione del management rispetto ai diritti degli azionisti, l’accountability e la trasparenza. Inoltre, Robeco presta molta attenzione all’attività di supervisione, che deve essere adeguata e indipendente, in particolare nei ruoli degli amministratori non esecutivi. Queste le statistiche di voto per il 2018

Politiche di engagement

Robeco interagisce con le aziende dal 2005 e collabora attivamente con circa 200 società all’anno per determinati aspetti. Attraverso questo dialogo, incoraggiamo le aziende a migliorare le loro pratiche ESG. Il nostro approccio include temi di governance, quali il miglioramento dei diritti degli azionisti e la qualità del consiglio di amministrazione; questioni ambientali come la transizione energetica; e temi sociali come la sicurezza informatica e la privacy dei dati. Una sinossi del nostro lavoro di engagement è mostrata di seguito. L’engagement si è dimostrato molto efficace, soprattutto una volta che le aziende realizzano che è nel loro interesse migliorare; migliori criteri ESG implicano, in definitiva, costi inferiori e una migliore gestione dei rischi che daranno il loro riscontro nel bilancio. I periodi di engagement durano in genere fino a tre anni, e nel complesso hanno un buon tasso di successo.

I temi possono essere specifici per l’azienda o, più in generale, andare a rispondere ad alcune delle principali tematiche ESG dei nostri tempi. Trattare con le compagnie di combustibili fossili è un buon esempio delle sedi in cui il coinvolgimento con i principali attori è cruciale, dal momento che il mondo è alle prese con la gestione del cambiamento climatico. Il tentativo di rispettare l’accordo di Parigi, limitando il riscaldamento globale a 2°C, potrebbe portare alla creazione di costi irrecuperabili – dove le aziende non possono bruciare il petrolio, il gas o il carbone che estraggono – insieme agli investimenti sprecati nell’esplorazione contro corrente. La risposta a lungo termine sarebbe convincere queste aziende a cambiare i loro modelli di business per sostituire l’estrazione di combustibili fossili con fonti rinnovabili.

Temi per il 2019

Robeco ha definito quattro temi principali di engagement per il 2019: uno per ogni trimestre. E sono la transizione verso un’industria dell’olio di palma sostenibile, ridurre la plastica monouso e il relativo problema di smaltimento dei rifiuti, i rischi sociali legati all’intelligenza artificiale e sgonfiare i costi dell’assistenza sanitaria mediante la digitalizzazione.

Come sempre, l’engagement si concentra su temi ESG di natura finanziaria che hanno un impatto diretto sul bilancio, piuttosto che semplicemente “denunciare” una questione etica ed è stata comprovata l’efficacia in termini di miglioramento dei rendimenti. In un documento di ricerca del 2017 firmato da tre esponenti del mondo accademico si è analizzato un set di dati di 660 aziende, che avevano concordato una qualche forma di engagement su una serie di temi ESG, con 847 singoli temi di engagement in totale. La ricerca ha rilevato che le società impegnate hanno visto rendimenti azionari superiori del 2,7% rispetto alle imprese non in target nei sei mesi successivi alla conclusione dell’engagement. I risultati per le aziende che in precedenza avevano raccolto bassi punteggi ESG sono risultati ancora più marcati, in quanto le loro quotazioni azionarie hanno sovraperformato le società non in target del 7,5% a un anno dalla fine dell’engagement.

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