Leonardo prova a resistere al panico da coronavirus

I rinnovati timori circa la possibilità che l’epidemia di coronavirus sfugga al controllo delle autorità cinesi e possa avere un impatto molto pesante sia in termini di vite umane sia sulla crescita economica di Pechino e mondiale fanno tremare le Borse, con nuovi ordini di vendita che non risparmiano neppure Leonardo, alla vigilia in rialzo del 3,55% grazie all’acquisizione della svizzera Kopter per 185 milioni di dollari più un eventuale earn-out dal 2022 in caso di successo. Ma il titolo limita i danni cedendo lo 0,36% a 11,165 euro per azione (contro lo 0,81% del Ftse Mib) dopo che sono stati scambiati i primi 460mila pezzi, con un minimo in apertura a 10,975 euro.

L’acquisizione piace agli analisti, in particolare a quelli di Citigroup che hanno subito confermato il proprio giudizio positivo (“buy”, acquistare) e il prezzo obiettivo di 12,5 euro, e a Banca Imi (“add” confermato con target price pari a 12,8 euro), dato che Leonardo ha così messo le mani su un piccolo produttore che “esce con quello che sembra un buon prodotto”, ma finora mancava delle “risorse finanziarie per portarlo avanti attraverso il processo di certificazione”.

Risorse che invece non mancano al gruppo italiano (che giusto stamane ha annunciato un finanziamento da massimi 100 milioni di euro da parte di Cdp per realizzare progetti d’investimento già previsti dal piano industriale), che ora potrà inserire nella sua gamma prodotti l’elicottero monomotore SH09, destinato al mercato civile e che vanta già ordini preliminari per 70 unità, entrando in un segmento di mercato, quello degli elicotteri civili, in cui non era presente e rafforzando la propria base tecnologica visto che, come notano gli esperti di Banca Imi, l’SH09 “è già adatto all’utilizzo di motori ibridi ed elettrici”.

Il tutto a fronte di uno sforzo non eccessivo considerato che i flussi di cassa operativi per quest’anno sono attesi intorno ai 400 milioni di euro e che nel piano industriale erano già previsti investimenti (non quantificati) per lo sviluppo di un elicottero monomotore finora non presente nella gamma. Insomma, ad augurarsi che l’operazione possa ottenere un esito positivo quanto quello dell’acquisizione di Westland non sembra essere solo il Ceo Alessandro Profumo.

Il giudizio degli analisti su Leonardo

Nell’attesa di vedere concretamente i primi benefici di questa operazione sul bilancio, gli analisti fondamentali si attendono un giro d’affari di poco superiore ai 13 miliardi di euro, un utile ante imposte di 808 milioni e un utile per azione di 1,08 euro per l’anno in corso, da cui potrebbe derivare un dividendo di 15 centesimi (un centesimo più dello scorso anno). Ciò significa che il titolo tratta circa 9,7 volte gli utili attesi, a fronte di un dividend yield dell’1,35% dopo che negli ultimi 12 mesi il prezzo è già salito di quasi il 35% e a fronte di un prezzo obiettivo di consenso di 13,38 euro che implicherebbe un potenziale rialzista del 20% dai livelli correnti.

Gli analisti tecnici segnalano come a brevissimo termine il titolo Leonardo stia attraversando una fase di congestione e che anche a breve termine il trend è al momento neutrale (mentre si mantiene positivo a medio-lungo termine). Il titolo viene giudicato interessante anche se non emergono chiare indicazioni operative dopo che il superamento dei 10,8 euro per azione aveva confermato la possibilità di un recupero con obiettivo in area 11,6-11,8 euro per azione suggerendo di acquistare il titolo in ottica di trading, con stop loss a 10,15 euro.

Se invece i prezzi riuscissero comunque a mantenersi non al di sotto dei 10,2 euro il rimbalzo potrebbe riprendere anche se con obiettivi leggermente più contenuti, tra gli 11,3 e gli 11,6 euro, livelli da cui passano le resistenze segnalate anche dall’analisi su base giornaliera (la stessa che individua 10,7 e poi eventualmente 10,4 euro per azione come supporti di brevissimo periodo). Un ulteriore segnale incoraggiante è stato dato ieri dal superamento, dal basso verso l’alto, della media lenta da parte delle quotazioni che anche stamane sembrano in grado di mantenersi sopra la stessa.

L’andamento di Leonardo in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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