L’euro è in una posizione ancora “scomoda”. L’analisi sul Forex di Maiani (Siat)

L’Euro Index era “sul filo del rasoio” la scorsa settimana, ma non si è “tagliato”.

In effetti, il paniere (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) è riuscito a concludere l’ottava in rialzo evitando, in questo modo, di generare un segnale ribassista. Ricordo che la terza candela weekly ribassista avrebbe generato “un segnale short, anche se valido in un’ottica di breve periodo”.

Il benchmark riesce, almeno per il momento, a evitare il peggio anche se si trova tuttora in un contesto, a dire poco, molto scomodo. Passa praticamente dalla padella alla brace in quanto viene collocato in una situazione di equilibrio precario.

Al momento mi trovo liquido, contento di esserlo, visto che mi sono risparmiato qualche giornata di stress, mentre mi preparo per il prossimo trade che non si vede ancora.

L’Euro Index oscilla infarri attorno al supporto del canale ascendente che ha caratterizzato l’intero 2020 e, come spesso in questi casi, voglio delimitare un’area di relativa neutralità, come mi piace chiamarle, che mi consentirà di operare con il metodo del break out.

Mi limiterò a rimanere alla finestra all’interno dell’intervallo definito tra 129 e 132 circa, ricordo che prendo in considerazione l’euro index da me calcolato, e aprirò una nuova posizione sopra 132 o sotto 129.

Lo scenario puramente tecnico è dunque neutrale e non anticiperò gli ingressi.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, soltanto nel 33% dei casi (rispetto al precedente 30%) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano alcuni rafforzamento nei confronti delle divise sud americane. Osserviamo il perdurare di una situazione generale in deterioramento.

L’euro non è ancora uscito da una zona di elevato pericolo e le prossime giornate saranno probabilmente decisive. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd rimbalza da 1,205 e sembra interessante sopra 1.22. L’Eur/Zar rimbalza dopo la realizzazione di un doppio minimo ascendente, ma sembra incerto. L’Eur/Rub consolida vicino ai massimi del 2020. L’Eur/Nzd è ancora in difficoltà e sta per raggiungere i minimi del 2020. L’Eur/Nok potrebbe mettere a segno un rimbalzo speculativo sopra 10,45. L’Eur/Mxn rimbalza da 23,70. L’Eur/Hkd potrebbe generare un segnale ribassista sotto 9,30. L’Eur/Gbp cerca il rimbalzo da 0,885, ma è debole. L’Eur/Brl testa i massimi storici. Vedi sotto l’Eur/Try.

 

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Try cede dopo il test di 7,50. L’Usd/Rub viene ostacolato a 76 circa. L’Usd/Nzd è diretto verso i minimi dal 2018. L’Usd/Nok potrebbe andare long sopra 8,70. L’Usd/Krw consolida dopo una flessione, ma interessante oltre 1.115 circa.

Trade opportunity

L’Eur/Try ha realizzato un movimento quasi costantemente rialzista durante i primi 10 mesi, e 1 settimana, del 2020 fino a realizzare un nuovo massimo storico di 10,20 circa.

Da allora, invece, stiamo assistendo a un movimento che ricorda un triangolo o una distribuzione, delimitato dal supporto statico di 8,88/0 e dalla resistenza dinamica di 9,20 circa.

Il rafforzamento della moneta unica viene riflesso anche nei coefficienti Beta e Alpha che raggiungono, anche in questo fine mese, valori relativamente elevati.

Inoltre, la lira turca riveste un ruolo di primo piano, soprattutto, per l’acquisto di obbligazioni espresse in questa divisa, ma spesso si porta a casa una cedola del 15% per esempio, mentre si deve fare i conti con una flessione del 20% del Try contro euro. I rischi del mestiere…

La situazione puramente tecnica è pertanto rialzista, ma ci troviamo in una fase di eccesso, di ipercomprato anche se non mi piace la parola quando applicata al forex, e una correzione puramente fisiologica consentirebbe un intervento rialzista meno rischioso, non più sicuro visto che si tratta della lira turca. Anche l’Efficiency index, nella parte superiore del grafico, sottolinea che sarebbe difficile salire sul treno proprio alle condizioni attuali.

Ho proposto questa divisa poiché è probabile un prossimo e ampio movimento dei prezzi, ma attenderemo un segnale prima di intervenire.

Propongo la seguente strategia operativa.

Long sopra 9,20 con obiettivi 9,85/90 e 10,45 (che sarebbe un nuovo massimo assoluto), poi 11,10 e 12,0/6. Short sotto 8,80 con obiettivi 8,35 e 7,80, poi 7,40 e 6,50.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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