L’euro prova a rialzare la testa contro dollaro

A cura di Wings Partner Sim

Avvio di seduta condizionato da notizie pro-euro, da un Governo italiano che sembra più orientato ad andare in contro alle richieste europee di riduzione del deficit ad una Federal Reserve che sembra voler indicare una minor propensione a proseguire nella politica di rialzo dei tassi d’interesse.

In particolare, la coalizione giallo-verde sembrerebbe intenzionata a ridurre il deficit di bilancio per il 2019 al 2%, per evitare la procedura di infrazione, benché altro discorso sia la volontà di Bruxelles di accettare l’offerta di Roma. Sarebbe proprio questo il problema, in quanto in sede europea non sa-rebbero disposti a venire in contro alle richieste italiane, richiedendo un ulteriore taglio alla spesa di 12 miliardi di euro, senza il quale scatterebbero comunque misure disciplinari.

Nel frattempo, il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha evidenziato come i recenti progressi dell’economia americana nel suo complesso non si siano trasferiti alle classi di reddito più basse, il che potrebbe rappresentare un ostacolo per la crescita economica a livello aggregato in un contesto di inflazione in salita. Queste considerazioni si aggiungono a toni più accomodanti delle ultime uscite, seguite alle pressioni di Trump che ha attaccato le scelte di politica monetaria della nuova gestione dell’istituto, per gli effetti negativi che ha sull’economia. Le aspettative dei mercati si sono già ridi-mensionate ad un singolo ritocco al rialzo del costo del denaro per il 2019, rispetto ai tre previsti dai membri della Fed lo scorso settembre. Le attenzioni tornano quindi a concentrarsi sulla Banca Centrale statunitense che si riunirà il prossimo 19 dicembre, decretando con tutta probabilità il quarto rialzo degli interessi di quest’anno, accompagnato da un comunicato che dovrebbe fornire intenzioni più chiare in previsione del prossimo anno.

Tuttavia, un’economia americana a ritmo di crescita più basso ha anche portato ad una revisione al ribasso delle aspettative per il mercato azionario del 2019, specie se si considerano i rendimenti aggiustati per il rischio. Goldman Sachs si attende un anno all’insegna dell’incertezza e della volatilità, con un peggioramento dei fondamentali che determina una revisione al ribasso delle valutazioni delle aziende, andando a limitare i potenziali guadagni dell’equity. In questo nuovo contesto la banca d’affari suggerisce di ridurre l’esposizione ad asset rischiosi (come le azioni), incrementando la liquidità, una tendenza già evidente tra i principali fondi d’investimento nel corso degli ultimi mesi.

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