L’Europa e le sue fabbriche sono tornate in attività

A cura di Mark Denning, Gestore di portafoglio di Capital Group

L’Europa ha registrato una ripresa notevole negli ultimi mesi, grazie alla potente combinazione di misure di stimolo della banca centrale, tassi d’interesse molto bassi e miglioramento della crescita. Nel terzo trimestre, il PIL dei 19 Stati membri dell’Eurozona è cresciuto a un tasso annualizzato del 2,5%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso all’8,9%, il minimo dal 2009.

Anche gli utili societari segnano un aumento generalizzato, trainato dal forte rimbalzo dei settori dell’energia, minerario e bancario, in parte dovuto al rafforzamento dell’economia globale. Anche il quadro politico si è stabilizzato, dato che l’Europa continentale si è sostanzialmente schierata a sostegno dell’autorità di governo dell’Unione Europea.

L’attività manifatturiera europea, che in passato era un punto debole lungo la strada verso la ripresa della regione, è salita considerevolmente, grazie all’aumento degli ordinativi di qualsiasi prodotto, dai velivoli nuovi ai componenti tecnologici altamente sofisticati. Molte fabbriche dell’Eurozona hanno registrato una carenza di manodopera sulla scia dell’aumento della domanda.

Grazie al miglioramento della crescita globale, alcune società europee stanno prosperando, soprattutto quelle attive sulla scena mondiale. Ad esempio, il produttore olandese di apparecchiature per semiconduttori ASML ha continuato a superare le aspettative sugli utili, sulla scia dell’impennata della domanda di chip per computer utilizzati nei dispositivi mobili. Il tema d’investimento del cosiddetto “Internet delle cose” è ben presente in Europa, in parte grazie all’innovazione tecnologica olandese.

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