Macro, Eurozona e Giappone in decelerazione

A cura di Marco Vailati, Responsabile Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda

Eurozona: conferme di decelerazione (avvenuta) nel 1° trimestre e di Cpi ancora più deludenti ma 2° trimestre iniziato in ripresa In settimana il ricalcolo del Pil del 1° trimestre ha confermato la sua anticipazione con la decelerazione dal +0.7% del 4° trimestre 2017, pur rimanendo sopra il potenziale annuo attuale di +1.5%. La decelerazione della Produzione industriale di marzo ha contribuito a determinare questo risultato mentre il surplus commerciale è rimasto sostanzialmente invariato. I primi dati del 2° trimestre, invece, hanno dato indicazioni più positive. Seppure marginalmente, le attese degli operatori finanziari sono tornate a crescere dopo il precedente tonfo. Le immatricolazioni di veicoli sono tornate a crescere ai valori più alti di inizio 2017. Infine, ancora più deludenti delle anticipazioni i dati finali sui prezzi.

Usa: lavoro e fiducia conducono il ciclo (vendite e attività) su un sentiero di crescita accelerata pressando la Fed  Il 2° trimestre è partito registrando vendite molto sostenute e revisione migliorativa dei dati precedenti. Le richieste continue di disoccupazione hanno segnato nuovi record positivi contribuendo a migliorare i già elevati livelli di fiducia commerciale e aspettative dei consumatori. Il benessere settimanale dei consumatori, invece, ha consolidato per il peso delle avvisaglie di possibili guerre commerciali, la volatilità di tassi e borsa e le tensioni in Siria. L’indice di fiducia dell’associazione dei costruttori si è confermato elevato, nonostante il calo di permessi e nuove costruzioni, perché i dati restano superiori al valore medio di tutto il 2017, anno migliore da un decennio. L’attività (indice di NY, Produzione ind., Indice principale) ha dato segni di forte accelerazione senza aumento scorte, tanto da accrescere le aspettative per una Fed che acceleri sulla normalizzazione, alimentando rialzo di tassi e Usd.

Giappone: prima contrazione dopo otto trimestri di crescita e Cpi ancora più deludenti vincolano la Banca del Giappone alla politica espansiva Il Pil del 1° trimestre si è contratto, con contrazione scorte e miglioramento del net export. Dopo otto espansioni consecutive, si è interrotto il trend di crescita più esteso dal 1989 con consumi fermi, investimenti in calo e deflatore in rialzo ma modesto e solo per commodity e verdure. Al calo trimestrale ha contribuito la contrazione degli ordini privati di macchinari di base, al netto di utility e costruzioni navali nonché delle componenti pubblica e straniera. Nonostante le intenzioni di investimento proiettino prossimi recuperi, anche ad aprile gli ordini delle sole macchine utensili si confermano in decelerazione, seppure ancora con crescite consistenti. I prezzi hanno continuato a deludere in avvio di 2° trimestre, anche per l’apprezzamento dello yen, sia come Ppi sia soprattutto come Cpi, evidenziando quanto la Banca del Giappone sia lontana dai suoi obiettivi e quindi sia prematuro iniziare a ragionare sulla sua exit strategy.

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