Maiani (Siat): “Euro Index pronto per iniziare un downtrend”

Siamo liquidi sull’Euro Index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) dalla metà dello scorso mese di gennaio, mentre i titoli degli ultimi due articoli recitavano “L’euro sul filo del rasoio” e “L’euro è in una posizione ancora scomoda”.

In effetti, il benchmark cammina sulle uova ed è vicinissimo a realizzare una frittata, visto che non potrà mantenersi a lungo in una situazione di instabilità che, come sempre, non fa comodo a nessuno.

Inoltre, interessa 129, parte inferiore dalla fase di relativa neutralità precedentemente definita tra 129 e 132 circa, mentre potrebbe generare proprio oggi un segnale short. Aspettiamo il completamento della candela settimana, ma è probabile l’inizio di una fase di indebolimento dell’Euro nei confronti delle principali divise.

In questa ottica, è lecito ipotizzare il ritorno sui livelli minimi di settembre/ottobre prima e di giugno poi. Al momento, solo la realizzazione di un nuovo massimo dell’anno potrebbe allontanare il pericolo ribassista e generare un segnale di ripresa. Questa volta, la parte superiore del grafico non presenta un algoritmo, ma il Dollar Index, mentre osserviamo un possibile tentativo di ripresa.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, solo nel 24% dei casi (in ulteriore calo rispetto al precedente 33%) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano un calo di -3.25 dell’Euro nei confronti della Turkish Lira. Ricordo che l’Eur/Try era il protagonista del “Trade opportunity” della scorsa settimana…Osserviamo dunque il perdurare di una situazione generale in deterioramento.

L’Euro index sta per generare un segnale short, ma non ci sono limiti alla provvidenza… Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd tende a cedere ulteriormente. L’Eur/Aud tenta di recupero, ma è ostacolato a 1,55. L’Eur/Brl testa un supporto di breve e deve fare i conti con qualche massimo discendente… L’Eur/Zar negativo sotto 18. L’Eur/Try potrebbe accelerare sotto 8,50. L’Eur/Sgd in equilibrio sopra 1,60. L’Eur/Rub debole dopo il nuovo test di 92,50. L’Eur/Pln indietreggia con decisione. L’Eur/Nzd realizza un nuovo minimo relativo a 1,677. L’Eur/Krw negativo sotto 1.335. L’Eur/Huf a rischio sotto 353. L’Eur/Hkd in peggioramento sotto 9,30. L’Eur/Czk accusa un nuovo minimo a 25,86. L’Eur/Cny cede al di sotto del minimo relativo di novembre. L’Eur/Jpy vedi sotto. Emergono molti spunti short nei confronti dell’Euro.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Sek recupero, ma testa il massimo relativo di 8,43. L’Usd/Brl trova un ostacolo a 5,50. L’Usd/Zar debole dopo la realizzazione di un doppio massimo discendente. L’Usd/Try prosegue la discesa. L’Usd/Sgd positivo solo sopra 1,34. L’Usd/Rub fatica a mantenersi attorno a 76. L’Usd/Nzd forse interessante sopra 1,41/2. L’Usd/Nok testa il minimo, ora resistenza, di inizio settembre. L’Usd/Jpy e l’Usd/Dkk tendono a proseguire la fase di recupero. L’Usd/Chf ha generato un segnale rialzista a 0,893 circa; interessante. L’Usd/Cad incerto dopo il test di 1,29. I segnali sono contrastanti sul dollaro Usa, ma è più divertente così…

Trade opportunity

Questa settimana avrei individuato quattro opportunità di intervento sull’Euro nei confronti di altre divise, ma vi propongo il cross maggiormente liquido.

L’Eur/Jpy recupera terreno dalla fine dello scorso mese di ottobre, ma la realizzazione di un massimo a 127.50, vedi lo scorso 7 gennaio, ha lasciato spazio a un movimento a “V” che si è concluso con un doppio massimo discendente.

La divisa europea si avvicina sempre maggiormente al supporto del trend che ha caratterizzato gli ultimi tre mesi situato a 126 circa. Vicinissimo, e poco sotto, una Gann Line (in rosso) transita a 125.70 confermando l’importanza dell’area di supporto 126.0/125.7.

Inoltre, la stessa ingloba i minimi relativi realizzati durante lo scorso mese di dicembre e, ormai, la validità dell’intervallo come sopra è chiara. Vediamo se lo è anche per il mercato Forex…

Anche il trend di medio periodo, in essere dal mese di maggio 2020, è ascendente e sostenuto da un supporto (in verde) a 125.5 yen, quindi anch’esso vicinissimo.

Interessante osservare il calo della volatilità storica (calcolata a 10 settimane e quindi annualizzata) di poco superiore al 5%, mentre il minimo storico è stato interessato alla fine del 2006 al 2% circa e il massimo è stato raggiunto alla fine del 2008 a oltre il 35%. Solo per rendere l’idea.

La situazione puramente tecnica rimane al momento rialzista, ma l’eventuale cedimento dell’area 126.0/125.5 dovrebbe generare un segnale short, valido sia per il breve periodo sia per il medio periodo.

Propongo la seguente strategia operativa.

  • Long su tenuta di 126.0/125.5 e sopra 127.30 con obiettivi rispettivi 127.0/3 e 128.80, poi 130 e 132.50/133.40.
  • Short sotto 125.50 con obiettivi 124.50 (altra Gann line) e 123.3/0, poi 122 e 120.4/2.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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