Massimi per le Borse, le situazioni tecniche di S&P 500 e Dax

A cura di Matteo Paganini, Managing Director Italy di Pepperstone

Come visto diverse volte all’interno dei nostri articoli, i flussi di capitale hanno iniziato e stanno continuando ad essere convogliati verso i listini azionari, alla ricerca di rendimenti che sul reddito fisso risultano ancora insufficienti per i portafogli di investimento. Con l’ultima asta dei Btp italiani abbiamo avuto la conferma di come il reddito fisso dovrà continuare ad essere considerato all’interno delle strategie di asset allocation globali, ma per il momento il “processo di riequilibrio finanziario” che come abbiamo visto è ricominciato quando la liquidità recuperata durante l’inizio della crisi è stata riallocata su borse ed oro non è ancora da considerarsi terminato.

S&P 500: superata l’area 3mila

Le tensioni tra Cina e Stati Uniti per il momento non stanno mostrando effetti particolari sui prezzi dei listini. I future sullo S&P 500 durante la giornata di ieri hanno consolidato all’interno di una figura di consolidamento ben visibile su un grafico orario (simile a un triangolo di continuazione), andando a portarsi sopra l’area di 3mila durante la notte. Ci troviamo di fronte a prezzi che su un grafico giornaliero trovano dei livelli di proiezione tecnica dati da una confluenza grafica tra punti statici precedenti e la parte alta del canale rialzista all’interno del quale ci stiamo muovendo e passanti per area 3.080/3.083, zona raggiungibile tenendo conto di livelli intermedi da curare con grande attenzione, passanti per area 3.030/3.040 e 3.058, zone sulle quali pensare di valutare eventuali prese di profitto parziali con l’aggiustamento di ordini di protezione mano a mano che il mercato dovesse tentare delle estensioni rialziste.

Occorre valutare con attenzione, come filtro sul movimento, la possibile formazione di una doppia divergenza ribassista tra prezzi ed oscillatore stocastico su un grafico a 4 ore, che se dovesse formarsi potrebbe accompagnare i prezzi a correzioni che per il momento sono valutabili verso area 2980/2985, dove si forma una zona da scambio di ruolo tra le resistenze statiche precedenti, poi divenute supporti, che potrebbe fare da attrazione per le quotazioni.

Dax: chiuso il gap ribassista di inizio marzo

La situazione tecnica sul Dax sembra la esatta fotocopia di quanto sta succedendo in America, a testimonianza del fatto che non ci sono motivazioni macroeconomiche pure dietro tali salite ma che tutto è guidato dalla riallocazione di portafogli e, quando non arrivano notizie in grado di confermare effetti negativi peggiori di quanto visto negli ultimi due mesi, la propensione al rischio continua ad essere importante. Dal punto di vista tecnico, la price action è risultata esattamente uguale allo S&P 500, con la congestione oraria rotta nella notte e prezzi che si muovono all’interno di un canale rialzista che restituisce un’area di potenziale attrazione posta a 11.845. I livelli intermedi, da curare con le stesse idee di approccio viste per l’America sono individuabili in 11.572,50, 11.635, 11.720 e 11.768. Anche qui, l’idea di seguire la possibile formazione di una doppia divergenza ribassista a 4 ore per poter valutare delle frenate sul movimento, con correzioni che potrebbero spingere verso area 11.245/11.260, risulta valida.

 

https://pepperstone.com/it-it/market-analysis/massimi-per-le-borse-le-situazioni-tecniche-di-s-p500-e-dax/

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