Mathesia esplora il rapporto tra ricerca e impresa nell’epoca della Digital Transformation

Si è svolta ieri, nell’aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore la tavola rotonda “Digital transformation: nuove sfide e opportunità di dialogo tra università e industria” organizzata da Mathesia– prima piattaforma di crowdsourcing dedicata alla data science e alla matematica applicata – per discutere di come favorire le collaborazioni e lo scambio di competenze tra industria e accademia nel campo della data science e della statistica.

All’evento hanno partecipato Monica Pratesi (Presidente SIS), Paolo Cerioli (Responsabile Digital Scouting & Open Innovation di Eni), Simone De Giuseppe (Responsabile Applicativi di Leroy Merlin) e Luca Prati (Ceo di Mathesia).

L’evento è stato un’occasione per esplorare il legame esistente tra ricerca, università e mondo del business, osservando come, nell’epoca della Digital Transformation, per le organizzazioni sia importante aprirsi all’esterno: progettare infrastrutture che sappiano cogliere i progressi nell’innovazione digitale interfacciandosi con la ricerca, soprattutto in ambiti come quello della statistica e dell’analisi dati che richiedono competenze altamente specializzate.

La tavola rotonda sulla Digital Transformation organizzata da Mathesia è una delle attività “Fuoriconvegno” della Conferenza annuale della Società Italiana di Statistica (SIS): “SIS2019 – Smart Statistics for Smart Applications” che proseguirà fino al 21 giugno e di cui Mathesia è partner strategico.

Ha aperto i lavori la Professoressa Monica Pratesi, Presidente della Società Italiana di Statistica che ha sottolineato come la Statistica è e debba essere “per tutti” e che oggi più che mai, sia necessario un approccio multidisciplinare per l’analisi dei dati.Secondo Pratesi “ci sono delle questioni sul tappeto che con le chiavi di lettura del passato non possiamo risolvere.La data science oggi necessita di ibridazione delle conoscenze, competenze e abilità (statistici, informatici, economisti, etc.) ed è sempre più importante la collaborazione tra le diverse istituzioni: accademia, imprese, istituzioni pubbliche.”

Paolo Cerioli, responsabile digital scouting & open innovation di Eni, ha evidenziato che tra il 2018 e il 2021 Eni investirà oltre 750 milioni in ricerca e sviluppo. La Digital Agenda aziendale tra il 2019 e il 2022 prevede oltre 200 progetti, in 38 paesi, con il coinvolgimento di circa 1300 persone con decine di progetti di Open Innovation,Agile & Design Thinking. Un caso specifico ricordato da Cerioli è stato il progetto “Safety Pre-sense” lanciato su Mathesia, grazie al quale Eni ha trovato esperti per elaborare modelli di data science in grado di analizzare i dati sulla sicurezza sul lavoro degli ambienti di produzione in tutto il mondo.

Infine Simone De Giuseppe, responsabile Applicativi di Leroy Merlin, ha mostrato come nel retail i dati stiano diventando sempre più cruciali anche per micro-decisioni operative, non più soltanto per progetti macro. Una corretta analisi dei dati serve per migliorare la conoscenza del cliente e del mercato, per decidere quali prodotti promuovere e come disporli negli store, per fare sentiment analysis e sistemi di raccomandazione. Per questo il gruppo Adeo, di cui Leroy-Merlin fa parte, ha l’obiettivo di diventare sempre più data-driven, attraverso esperienze e piattaforme che aiutino lo scambio di competenze interno ed esterno.

“Per favorire la digital transformation dobbiamo innanzitutto promuovere una data transfomation”, commenta infine Luca Prati, Ceo di Mathesia. “I dati sono la chiave per comprendere il nostro mondo e le innovazioni che stiamo sviluppando. Mathesia, piattaforma dedicata alla Data Science e Matematica Applicata, è un ponte tra le competenze accademiche e l’innovazione aziendale. Il nostro esclusivo modello di crowdsourcing consente alle organizzazioni di interagire e connettersi con accademici e ricercatori di fama mondiale per collaborare all’innovazione digitale e risolvere complesse sfide di business.”

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