Mediobanca al test della resistenza statica di lungo termine

Del Vecchio ha chiamato come adivisor JP Morgan per studiare possibili nuove soluzioni per valorizzare Mediobanca e ha intanto avuto un incontro “positivo” con Banca d’Italia sul possibile incremento della sua quota nell’istituto di Piazzatta Cuccia, oggi al 7% circa, ma non ha ancora fatto richiesta alla Bce per superare la soglia del 10 per cento.

Nel frattempo, a Piazza Affari, il titolo Mediobanca è salito fino a testare in area 10,50 euro la reeistenza statica di lungo termine, un livello che non toccava dall’aprile del 2018. Certo, per assistere un ulteriore allungo dei corsi è auspicabile ora dal punto di vista tecnico una fase laterale di consolidamento di breve termine che favorisca l’allontamento degli indicatori dalla zona di ipercomprato. Comunque, sta di fatto che l’impostazione di fondo dalla seconda metà dello scorso mese di agosto è indubbiamente positiva.

I prossimi trget tecnici di Mediobanca

In quest’ottica, una volta eventualmente archiviato un trading range di breve, i prossimi obiettivi diventerebbero prima l’area compresa tra quota 10,75 e la soglia degli 11 euro e in seguito la zona tra 11,25 e 11,35 euro. Fondamentale però posizionare uno stop loss sul supporto statico e dinamico di breve a 10,20 euro.

Da notare, ultimo ma non certo per importanza, che nonostante l’ascesa del titolo, Mediobanca continua a vantare anche ai livelli attuali un rendimento del dividendo (dividend yield) del 4,5%.     G.R.

Il trend di Mediobanca nel medio termine a Piazza Affari

 

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