Meglio le azioni dei bond: la view di Ubs

A cura di Ubs Wealth Management
Asset allocation. I rendimenti dei titoli di Stato globali sono aumentati dopo che le banche centrali hanno assunto un tono più restrittivo, ma alla fne si sono sostanzialmente mantenuti all’interno delle rispettive forchette di oscillazione da inizio anno. A nostro avviso, il ciclo d’inasprimento monetario sarà molto graduale. Ci aspettiamo che a settembre la BCE annunci il piano di ritiro del quantitative easing nel corso del prossimo anno e che la Fed alzi i tassi d’interesse ancora una volta entro fne anno.
Manteniamo la nostra propensione al rischio, con un sovrappeso nelle azioni globali rispetto alle obbligazioni e ai titoli di Stato con rating elevato e un sovrappeso nelle azioni dell’eurozona rispetto a quelle del Regno Unito. La crescita economica mondiale rimane solida, le dinamiche degli utili restano positive in tutte le regioni, le condizioni fnanziarie si mantengono favorevoli e le valutazioni non sono ancora eccessive.
Azioni. Confermiamo il sovrappeso nelle azioni dell’eurozona rispetto a quelle del Regno Unito. Le previsioni di consenso per una crescita degli utili britannici di circa il 20% nel 2017 ci sembrano troppo elevate. I vantaggi derivanti dalla debolezza della sterlina dovrebbero venire meno entro il 4T17 e il mercato locale è meno sensibile alla crescita economica mondiale. Ci aspettiamo che la crescita degli utili dell’eurozona si porti al livello di quella del Regno Unito, dando impulso alle quotazioni azionarie nella regione. Confermiamo il sovrappeso nelle azioni globali (e nelle obbligazioni e nei titoli di Stato statunitensi con rating elevato) rispetto all’high yield in euro (cfr. di seguito).
Obbligazioni. Chiudiamo il sovrappeso nell’high yield in USD rispetto alle obbligazioni e ai titoli di Stato con rating elevato, poiché le valutazioni sono aumentate e il potenziale di rialzo è diminuito a seguito del brillante recupero messo a segno da inizio 2016. In questa fase del ciclo economico, al netto dei rischi le azioni ci sembrano offrire rendimenti superiori a quelli dei corporate bond. Gli spread dei titoli high yield in euro si sono mantenuti a livelli compressi e il rendimento alla scadenza è piuttosto modesto, a quota 3,4%. Il comparto ci sembra quindi troppo costoso e il potenziale di rialzo appare limitato, a fronte di un prezzo medio di 105 euro. Continuiamo dunque a vedere opportunità migliori in un mix di azioni globali e obbligazioni e titoli di Stato con rating elevato.
Valute. Avviamo un sovrappeso sull’euro rispetto al franco svizzero. Il CHF è sopravvalutato, a fronte dei tassi d’interesse nettamente negativi e delle crescenti aspettative di normalizzazione della politica monetaria della BCE. Siamo in sovrappeso sulla SEK rispetto al CHF; sull’EUR rispetto all’USD; e sul CAD rispetto all’AUD. La Riksbank svedese dovrebbe assumere un orientamento più restrittivo alla luce del rafforzamento della crescita e dell’inflazione. L’euro potrebbe continuare ad apprezzarsi nei confronti del dollaro statunitense in virtù della sua sottovalutazione e del potenziale di recupero della crescita economica e della politica monetaria dell’eurozona. Ci aspettiamo che anche la Bank of Canada adotti un approccio più restrittivo nei prossimi mesi, mentre la Reserve Bank of Australia dovrebbe astenersi dall’intervenire, nel quadro del progressivo riequilibrio dell’economia.

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