Mercati emergenti, 5 trend che nemmeno la pandemia potrà fermare

A cura di Andrew Mathewson, Portfolio Manager, Global Emerging Markets di Martin Currie (Legg Mason)

Con la pandemia che domina le prospettive di breve periodo, guardare ai vantaggi di lungo periodo delle società dei mercati emergenti diventa ancora più importante per chi è a caccia di rendimenti. Vediamo quali sono i 5 fattori positivi più interessanti.

L’ascesa delle megalopoli

L’urbanizzazione è un fenomeno imponente nei mercati emergenti, e le città diventano sempre più grandi a mano a mano che il lavoro si sposta dalle zone rurali verso i centri abitati. Ci sono già 20 “megalopoli” (ovvero città con oltre 10 milioni di abitanti) e si prevede che diventeranno 30 entro il 2030; la maggior parte di queste si troveranno nell’area dell’Asia-Pacifico e, in particolare, 9 delle 10 città più grandi saranno nei mercati emergenti.

Top 10 delle città per popolazione, proiezioni al 2035 espresse in migliaia (fonte: Nazioni Unite, Dipartimento degli Affari Economici e Sociali)

La crescita classe media

Il processo di urbanizzazione, in generale, ha come conseguenza la crescita della classe media nei mercati emergenti. ciò sta cambiando le abitudini di consumo, stimolando la domanda di una gamma più ampia di beni e servizi.

La regione dell’Asia-Pacifico, in particolare, dovrebbe assistere ad una crescita vertiginosa del reddito della classe media, con 3,5 miliardi di persone che ne faranno parte entro il 2030 – ovvero un aumento del 150% in soli 15 anni.

L’adozione di tecnologie innovative

I mercati emergenti stanno adottando tecnologie “disruptive” e si stanno adattando alla vita digitale più velocemente rispetto ai mercati sviluppati.

La Cina rappresenta oggi il più grande mercato per l’e-commerce, e può vantare alcuni dei più alti tassi di utilizzo dei servizi fintech per trasferire denaro, effettuare pagamenti e gestire risparmi e investimenti. Inoltre, Cina e Corea del Sud sono all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione, classificandosi tra i primi 5 paesi per le domande di brevetto.

Top 5 Paesi per domande di brevetto (fonti: Statista, Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. Classifica basata sulle richieste di brevetto nel 2016)

Un nuovo orizzonte di business

La diversificazione economica ha rimodellato le opportunità date dai mercati emergenti. L’ultimo decennio, infatti, ha visto un grande spostamento dal settore energetico e delle materie prime verso i beni di consumo, i servizi finanziari e l’alta tecnologia. Questo permette alle aziende che hanno base nei paesi emergenti di potersi presentarsi come leader di settore, soprattutto per quanto riguarda quello tecnologico.

Esposione dell’indice MSCI Emerging Markets per settore (2008 vs 2019) (fonte: Factset e Martin Currie. La voce “Other” comprende prodotti industriali, servizi pubblici, la sanità e il settore immobiliare)

Una crescita economica più rapida

Si prevede che nei prossimi 5 anni i mercati emergenti cresceranno con un ritmo circa 3 volte più alto di quello dei mercati sviluppati. La quota del Pil mondiale prodotto dai paesi emergenti, adesso pari al 40,2%, dovrebbe quindi diventare ancora più grande.

Sette 7 delle 10 economie più grandi del mondo diventeranno “emergenti” dal 2030 (fonte: Visual Capitalist. Sulla base di dati FMI 2017, Standard Chartered (proiezioni al 2030), Oxford Economics, Brookings Institute)

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