Mercati emergenti: accidenti al dollaro!

A cura di Alessandro Tentori, CIO AXA Investment Managers Italia

Una serie di shock travolge i mercati emergenti

  • Una serie di avvenimenti inattesi e il rimbalzo del dollaro americano sono riusciti a interrompere il rally dei mercati emergenti che era iniziato nel 2016.
  • Le prospettive per questa asset class restano, a nostro giudizio, positive: lo scenario macroeconomico nella maggior parte dei Paesi appare buono, le valutazioni degli strumenti finanziari sono ancora interessanti e i deflussi di capitali dovrebbero ormai essere in esaurimento.
  • I problemi che affliggono alcune economie in via di sviluppo non dovrebbero dunque sfociare in una crisi sistemica dei mercati emergenti. Il rischio principale, secondo noi, è una rivalutazione del dollaro più consistente del previsto.

Macro: prospettive ancora positive ma aumentano i rischi

  • Dal punto di vista della domanda, restiamo convinti che l’Eurozona possa crescere del 2% durante questo e il prossimo anno. Nonostante le ripercussioni di un lungo periodo di recessione, tra cui la disoccupazione strutturalmente alta, la capacità inutilizzata nel mondo del lavoro resta ampia.
  • Monitoreremo comunque attentamente soft e hard data poiché, per diverse regioni (UME, Giappone e alcuni mercati emergenti), sarà il mese della verità.

Asset allocation: downgrade per le azioni dell’Eurozona

  • Confermiamo le prospettive positive per il mercato azionario rispetto al reddito fisso e conserviamo un orientamento short duration.
  • Dopo la robusta sovraperformance delle azioni dell’Eurozona abbiamo rivisto al ribasso le prospettive della regione. I dati macroeconomici restano deludenti e questo incide sulla fiducia del mercato e sulle previsioni di utile. Inoltre, in Italia, si è aggravato il rischio politico.
  • L’annuncio a sorpresa della Banca centrale europea, che manterrà i tassi di interesse invariati almeno fino a settembre 2019, ci ha convinti a rivedere al ribasso il target del cambio euro/dollaro, a 1,20 per fine 2018.

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