Mercati finanziari, il secondo semestre potrà uguagliare il primo?

La congiuntura economica prospetta diversi motivi d’inquietudine

La sfiducia si diffonde un po’ ovunque e contagia una dopo l’altra tutte le categorie d’investimento, ma fino ad ora tutte le classi di attivi hanno superato le previsioni. Ecco di seguito al view di Christian Nolting, cio globale di Dws.

All’inizio del 2019 gran parte degli investitori nutriva aspettative modeste sull’andamento dell’economia e dei mercati finanziari nell’anno che stava per iniziare. D’altra parte, apparivano evidenti i validi motivi di Stati Uniti e Cina per risolvere rapidamente la loro controversia commerciale. Dobbiamo prendere atto che invece di risolversi, la contesa si è inasprita in un conflitto su larga scala combattuto su più fronti, dai diritti di proprietà intellettuale ai trasferimenti di conoscenze delle nuove tecnologie e dagli investimenti esteri alle reti telefoniche. Ciononostante, la maggior parte dei mercati finanziari ha realizzato performance piuttosto superiori al previsto: le azioni sono in forte rialzo da un paio di trimestri, le obbligazioni idem e la maggior parte delle materie prime ha mantenuto le posizioni. In conclusione, se il conflitto commerciale ha smentito le previsioni inasprendosi, le Borse hanno fatto altrettanto inanellando rialzi.

Ciò però non significa che la questione commerciale non influisca sull’economia

Il suo impatto potrebbe essere semplicemente stato rimandato. In effetti già si notano le prime conseguenze negative sull’economia reale. Negli Stati Uniti dalla fiducia dei consumatori e dall’occupazione, finora due solidi baluardi dell’espansione economica, iniziano a venire segnali di debolezza. Nell’Eurozona la “recessione manifatturiera” sembra ancora lontana dalla conclusione, esercitando conseguenze deleterie sull’ottimismo e sugli investimenti, particolarmente in Germania. In Asia il commercio tra Cina e Stati Uniti ha subito una contrazione e l’assetto commerciale del continente si sta riassestando in conseguenza dell’imposizione dei dazi statunitensi.

Ciò che ha aiutato i mercati finanziari a superare le previsioni è stata la politica monetaria più accomodante della Federal Reservee della Bce

Tuttavia questo espediente non potrà essere ripetuto indefinitamente. Per questo motivo non crediamo nella prosecuzione a tempo indeterminato né della performance stellare delle azioni cinesi in corso dall’inizio dell’anno, né della dinamica rialzista delle obbligazioni asiatiche. In realtà, la nuova impennata della quotazione dell’oro suggerisce di restare cauti

 

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