Moncler, sotto la calma apparente qualcosa si muove

Nonostante la stagione, che a tutto induce meno che a pensare a piumini e abbigliamento tecnico, analisti e broker tornano ad accendere i riflettori sul titolo Moncler, con MainFirst che ha migliorato il giudizio ad “outperform” e il target price da 41 a 45 euro per azione, mentre Jp Morgan ha ribadito un più prudente “hold” (come aveva fatto Banca Imi un paio di giorni fa) ma ha ritoccato da 32 a 33 euro il prezzo obiettivo (Banca Imi lo ha invece confermato pari a 33,5 euro). Complessivamente al momento su Moncler sono 15 i giudizi positivi, 8 quelli neutri e uno solo negativo (“sell”), con un target price medio di 40,36 euro per azione, che rispetto ai 37,8-37,9 euro attorno a cui il titolo scivola in apertura di giornata a Piazza Affari indica un potenziale rialzista di circa un 7%.

Troppo poco per essere eccessivamente ottimisti sulle possibilità di guadagno a breve termine, ma comunque interessante nel caso di ulteriori debolezze che potrebbero essere sfruttate per un ingresso su Moncler anche solo in ottica di trading o in vista della stagione autunno/inverno quando solitamente il settore moda e Moncler tornano al centro dell’attenzione dei mercati grazie alla ripresa stagionale delle vendite. Il problema principale del titolo, come di molti del settore moda/lusso, restano i multipli borsistici, non esattamente a sconto. Moncler al momento tratta a prezzi pari a oltre 26 volte un utile 2019 che il consensus indica poter essere pari a 1,45 euro per azione.

Le incertezze sulla crescita del comparto

Da notare tuttavia che altri titoli del settore, come ad esempio Brunello Cucinelli, trattano a multipli ancora maggiori (38,5 volte l’utile per azione atteso a fine anno), pur avendo una crescita a lungo termine degli utili meno brillante (7,25% circa Brunello Cucinelli, oltre 10,85% Moncler). Da quasi un anno comunque il titolo non riesce più a ritrovare la strada per crescere di valore a Piazza Affari, tanto che al momento oscilla su livelli di prezzo del 3% circa inferiori rispetto a quelli di 12 mesi fa (ma di un 4% circa al di sopra dei valori di 3 mesi or sono).

Il problema oltre ai multipli riguarda le prospettive di breve-medio termine del comparto, che risentono sia dell’incertezza legata alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina (e non solo), sia all’andamento dei diversi canali di vendita (con internet che continua a guadagnare spazio a discapito dei canali wholesale e retail tradizionali). Moncler peraltro continua a crescere: Banca Imi, ad esempio, si attende che il primo semestre abbia segnato una crescita nelle vendite a parità di negozi “stabile ad alta cifra”, pur attendendosi “una performance leggermente più debole” per quanto riguarda il canale wholesale.

Il giudizio degli analisti

Dal punto di vista tecnico il titolo sembra restare inserito in un trend complessivamente positivo sia a breve sia a medio-lungo termine, ma le quotazioni restano da inizio mese compresse tra 37,8 e 38,8 euro per azione con un progressivo calo dei volumi di scambio, cosa che potrebbe preludere a un’accelerazione al rialzo o al ribasso. Nel primo caso il titolo potrebbe andare a testare le resistenze in area 39,3-39,6 euro, che coincidono con i massimi a 12 mesi visti tra fine luglio e fine agosto 2018. Più a medio termine secondo gli analisti tecnici di Websim vi sarebbe la possibilità di estendere il movimento rialzista verso l’obiettivo dei 40-42 euro per azione.

Nel secondo caso, invece, il titolo potrebbe scivolare verso supporti indicati in area 37,75-37,50 per poi eventualmente calare fino a 36,5 euro, area che aveva rappresentato una robusta resistenza tra marzo e maggio di quest’anno. Se però le tensioni commerciali dovessero tornare ad acutizzarsi, vi è il rischio che il titolo possa rapidamente riportarsi, come già accaduto nel corso del mese di maggio, verso i 33 euro per azione, ipotesi che indebolirebbe il trend anche a medio termine pur non modificando il quadro positivo a lungo termine.

Da segnalare infine che in una recente intervista Remo Ruffini, azionista di riferimento e Ceo di Moncler, si è detto ottimista sulla possibilità di centrare gli obiettivi per il secondo semestre dell’anno, ricordando gli sforzi che il gruppo sta sostenendo in ambito digitale tra cui i test in corso con Google e Facebook su alcuni strumenti di geolocalizzazione, per facilitare il passaggio da online a offline, e l’uso dell’intelligenza artificiale per analisi predittive e per l’ottimizzazione dei flussi produttivi.

L’andamento di Moncler a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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