Mutui e polizze, Bankitalia e Ivass condannano i contratti imposti

Anche Banca d’Italia dice la sua sulle polizze legate ai mutui casa, e non è musica per le orecchie degli istituti di credito. Arriva infatti una bacchettata da Via Nazionale che, insieme a Ivass (l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni), ha condannato le numerose criticità riscontrate nella vendita di polizze assicurative abbinate alla concessione di finanziamenti per l’acquisto di abitazioni. Vendita che non sempre risulta chiara e trasparente, dato che, come ben sanno tutti coloro che hanno tentato di accendere un mutuo, dovrebbe essere facoltativa, ma di fatto viene posta spesso come condizione sine qua non per la stipula del finanziamento stesso.

È comprensibile, probabilmente, l’atteggiamento delle banche le quali desiderano coprirsi le spalle, in presenza di una situazione finanziaria difficile come quella attuale, in cui la perdita del lavoro o una qualsiasi circostanza improvvisa può minare la capacità di un mutuatario di pagare regolarmente le sue rate. Ecco spuntare quindi assicurazioni contro la perdita dell’impiego, polizze sulla casa stessa o anche sulla vita. Ma la richiesta di una maggiore garanzia attraverso questo tipo di strumenti, per legge (vedi art. 2 del Codice del Consumo), dovrebbe restare una proposta che il mutuatario possa o meno accettare, non una clausola davanti alla quale non ci sia possibilità di replica.

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