Nuova commessa per Prysmian in Scozia

Buone notizie per Prysmian (5,57 miliardi di capitalizzazione a Piazza Affari), che si è aggiudicata una commessa del valore di oltre 100 milioni di euro da parte di Edf Renewables per realizzare sistemi in cavo sottomarini e terrestri per collegare il parco eolico offshore di Neart na Gaoithe alla rete elettrica scozzese. Il parco eolico in questione si trova 15,5 km al largo della costa di Fife e genererà 450 MW di energia rinnovabile a costi competitivi, servendo circa 375mila famiglie scozzesi.

Si tratta della quarta commessa che Prysmian vince nel settore dell’eolico offshore dopo quelle di Vineyard Wind negli Stati Uniti, del parco eolico offshore galleggiante Provence Grand Large nel sud della Francia e di DolWin5 nel tratto tedesco del Mare del Nord. Nello specifico, il nuovo progetto interesserà una tratta sottomarina di 38 km e una terrestre di circa 12 km. I cavi sottomarini verranno prodotti nell’impianto di Prysmian a Pikkala (Finlandia) e installati nel 2021, quelli terrestri a Gron (Francia) e installati nel 2020 e nel 2021.

La notizia segue quella di qualche giorno fa della presa in consegna del collegamento Western Link da parte dei clienti National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission che secondo gli analisti ha determinato una riduzione del rischio sull’investimento (che aveva pesato non poco sulle quotazioni di Prysmian negli scorsi trimestri). A questa notizia il titolo aveva reagito molto positivamente, tanto che il guadagno dell’ultima settimana è positivo del 4,84% nonostante qualche presa di profitto scattata ieri.

Il giudizio degli analisti su Prysmian

Stamane a Piazza Affari il titolo ha aperto appena sopra i valori della chiusura precedente e oscilla a 20,86 euro (+0,29%) con circa 135 mila titoli passati di mano nelle prime battute dalla giornata. Il consenso appare favorevole al titolo su cui al momento circolano 10 report positivi, 3 neutri e uno solo moderatamente negativo (“underperform”), con un prezzo obiettivo medio di 22,4 euro che implica un potenziale rialzista del 7,5% circa dai livelli di stamane.

Per quanto riguarda i risultati 2019, gli analisti si attendono in media un fatturato di poco superiore agli 11,5 miliardi e un utile ante imposte di 539 milioni che si tradurrebbe in 1,57 euro di utile per azione, rispetto al quale Prysmian tratta al momento ad un prezzo di circa 13,3 volte. Multiplo che appare giustificato dalla qualità e visibilità degli utili futuri anche se non lascerebbe spazio a ulteriori forti rivalutazioni in assenza di un più deciso re-rating del titolo, che nell’ultimo anno ha già messo a segno un rialzo del 33% abbondante, mantenendo un passo costane anche nell’ultimo trimestre (+9,5%).

Quanto al quadro tecnico, lo storno di ieri ha riportato il trend di brevissimo periodo in un ambito neutrale, mentre quello di breve e medio termine resta positivo. Prysmian oggi viene vista in grado di spingersi sino alle resistenze in area 21,3-21,5 euro, salvo che non riprendano prese di profitto già viste ieri (ma i volumi, in calo, non sembrano supportare tale ipotesi), nel qual caso i supporti più immediati sono individuati a 20,20-20,15 e poi eventualmente in area 19,75 che se forati al ribasso potrebbero portare ad un’accelerazione sino verso i 19,20 euro.

La tendenza rialzista di breve/medio periodo viene confermata da quotazioni che restano sopra la media mobile veloce oltre che quella lenta. Finché il prezzo rimarrà sopra entrambe le medie e queste procederanno distaccate il trend rimarrà ben definito. Sia lo Stocastico, sia l’indicatore di forza relataiva (Rsi) si trovano nella parte superiore della rispettiva fascia di oscillazione ma non forniscono ancora segnali di ipercomprato che facciano presagire stormi imminenti, di cui gli investitori potrebbero approfittare per entrare su un titolo certamente interessante a livelli meno onerosi degli attuali.

La performance di Prysmian a Piazza Affari negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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