Obbligazione Intek 4,5% 2025: ecco l’analisi di Gabriele Bellelli

A cura di Gabriele Bellelli, fondatore e strategist di Bellelli.biz

Negli ultimi giorni ho ricevuto numerose email di miei lettori che mi chiedono informazioni in merito alla nuova obbligazione Intek 2025 con cedola del 4,50%.

Fondamentalmente le domande che mi vengono poste sono due: “mi conviene sottoscrivere le nuove obbligazioni Intek 2025?” e “sono un possessore delle obbligazioni Intek 2020 e mi hanno proposto uno scambio volontario parziale con la nuova obbligazione Intek 2025. Mi conviene aderire?”.

Ho quindi deciso di dedicare un articolo ad hoc a questo argomento che attira le attenzioni dei numerosi investitori obbligazionari che, a causa dei tassi a zero, sono rimasti orfani di rendimento e di entrate cedolari.

Partiamo dalle basi con le caratteristiche tecniche di questa emissione che sono estremamente semplici:

  • emittente: Intek
  • prezzo di emissione: 100
  • struttura cedolare: tasso fisso
  • cedola: 4,50%
  • frequenza pagamento cedola: annuale
  • codice isin: IT0005394884
  • taglio minimo: 1080
  • valuta: Euro
  • mercato di quotazione: MOT di Borsa Italiana
  • opzione call: a partire dal secondo anno è prevista la facoltà dell’emittente di rimborsare il prestito in anticipo, anche in modo parziale, rispetto alla naturale scadenza.

Dopo questa necessaria premessa, è il momento di inquadrare tre distinti aspetti che riguardano questa nuova obbligazione: le modalità di sottoscrizione, i pregi ed i difetti e le possibili strategie operative.

Il primo aspetto riguarda le modalità di sottoscrizione: occorre infatti sottolineare come esistano sostanzialmente tre modalità per inserire in portafoglio questa nuova obbligazione. Una prima modalità è riservata a chi è possessore delle obbligazione Intek 4,50% 2020 (codice isin IT0005074577), che sono attualmente quotate. Ai possessori di questa emissione è infatti riservata una apposita “offerta pubblica di scambio volontaria parziale” sulle obbligazioni Intek 2020 che si concluderà alle ore 14.30 di martedì 11 febbraio e che è circoscritta ad un massimo di 2.354.253 di obbligazioni.

Il rapporto di concambio prevede 1 nuova obbligazione Intek 2025 dal valore nominale di 21,60 euro per ogni obbligazione Intek 2020 dal valore nominale di 21,60 euro portata in adesione.
In pratica i possessori dell’obbligazione Intek 2020 hanno la facoltà di scambiare alla pari la loro obbligazione con la nuova emissione Intek 4,50% 20205. Gli aderenti riceveranno anche un pagamento in denaro del rateo interessi maturato fino alla data del regolamento.

Segnalo come purtroppo molte banche non permettano di effettuare online l’operazione di adesione allo scambio ma richiedano l’utilizzo del medioevale fax oppure di recarsi fisicamente in filiale per compilare la documentazione.

Una seconda modalità è riservata a chi non possiede le obbligazioni Intek 2020 ma desidera sottoscrivere il nuovo bond in fase di emissione. In questo caso l’offerta pubblica è tuttora in essere (è iniziata il 27 gennaio) e terminerà venerdì 14 febbraio. Per completezza di informazione segnalo che al momento sono poche le banche, come Directa Sim, si sono attrezzate per fornire ai clienti la possibilità di sottoscrivere l’emissione online. Inoltre mi è giunta voce di come alcune banche riservino la sottoscrizione ai soli investitori classificati come “qualificati”.

Il risultato di queste inefficienze del sistema bancaria è che numerosi investitori stanno acquistando l’obbligazione 2020 attualmente quotata con l’obiettivo di aderire allo scambio.

Una terza modalità sarà probabilmente destinata ai possessori delle azioni “Intek risparmio” che potranno usufruire di una qualche forma agevolata di sottoscrizione di questa nuova obbligazione, ma al momento i contorni di questa operazione non sono ancora stati definiti.

Il secondo aspetto riguarda i pregi ed i difetti di questa emissione.

Il pregio consiste indubbiamente nel rendimento sopra la media e nel reddito offerto dal flusso cedolare che ammonta al 4,50% annuo.

Un secondo pregio consiste nel taglio minimo da 1.080 che agevola indubbiamente anche il risparmiatore con un capitale ridotto.

Nonostante la pubblicità dell’emittente reciti (testualmente) “solo ottime ragioni per investire nel bond Intek 2025“, devo purtroppo rilevare come non manchino invece gli aspetti su cui drizzare le antenne!

Un primo indizio a cui prestare attenzione è costituito dall’assenza di rating per l’emittente Intek e per questa specifica emissione.

L’unico rating, che ha a disposizione un risparmiatore per cercare di farsi un’idea della solidità di Intek, riguarda la società KME, che è una società controllata da Intek, che presenta un rating “B3” con outlook negativo da parte di Moody’s e “B” da parte di Fitch, come illustrato nell’immagine sottostante tratta dal prospetto informativo.

Entrambi questi rating appartengono alla sezione “speculative grade” o, se preferisci “altamente speculativo”, e non sono certo la soluzione più indicata per il buon padre di famiglia.

rating Obbligazione Intek 45 2025 IT0005394884

Un secondo indizio è costituito dal fatto che l’obbligazione KME 6,50% 2023, quotata OTC, quota in area 77 ed offre un rendimento intorno al 16,82% che, complice i tassi a zero attuali, rivela un certo scetticismo del mercato sulle capacità di questa società di far fronte ai propri impegni finanziari.

obbligazione KME

Un terzo indizio è costituito dal fatto che i numeri di bilancio non siano particolarmente positivi e brillanti, per usare un eufemismo, come illustrato nell’immagine sottostante tratta dalla nota sintetica.

Oltretutto ad oggi l’ultimo documento contabile risulta essere la semestrale 2019.

bilancio Intek

Un quarto indizio è costituito dal fatto che la società non paga un dividendo dal 2011 né all’azione ordinaria e neanche alla risparmio.

Infine il terzo e ultimo aspetto riguarda le possibili strategie di investimento.

Se si acquista per mantenere le cassetto, ipotizzando di portare l’obbligazione a scadenza, dal mio punto di vista il rischio non è certamente basso e contenuto.

Non sto certo dicendo che Intek andrà in default ma indubbiamente si tratta di una emissione obbligazionaria da inserire in portafoglio solo in dosi omeopatiche e se si ha una elevata tolleranza al grado di rischio, altrimenti in ottica da cassettista e da buon padre di famiglia è saggio volgere lo sguardo altrove.

Al contrario invece se si acquista in ottica di breve periodo con l’obiettivo di rivendere a stretto giro di tempo, magari appena dopo il debutto sul mercato, ritengo che nei primi tempi sarà possibile assistere ad una quotazione di mercato superiore al prezzo di 100, che è quello di emissione.

In quest’ottica quindi una mosconata, per chi non è alle prime armi e ha una discreta propensione al rischio, potrebbe essere una soluzione da valutare con attenzione.

Per ulteriori informazioni scrivi a [email protected].

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