Opportunità da Nuova Zelanda, Messico e Svezia

A cura di Enzo Puntillo e Bogdan Manescu gestori del fondo JB Total Return Bond Fund
Giugno è stato caratterizzato dalle continue incertezze sui negoziati sul debito greco. I mercati azionari e del credito hanno avuto un mese negativo, gli spread governativi dei paesi emergenti si sono leggermente allargati e le valute indebolite. A parte questo, i dati incoraggianti degli Stati Uniti mostrano segni di miglioramento dopo un prima parte dell’anno debole. Nel medio-lungo termine, continuiamo a pensare che l’economia mondiale si stia espandendo dal punto di vista ciclico seppur in maniera modesta.
Nel frattempo siamo posizionati corti sulle curve dei paesi dove le banche centrali sono in espansione monetaria e/o dove i tassi sono al di sotto del punto di equilibrio o addirittura in territorio negativo (Germania, Corea del Sud e UK). Consideriamo ancora come miglior posizione corta da prendere quella sui Bund tedeschi. Le attuali valutazioni sul credito dei paesi sviluppati non sono più sottovalutate, quindi non abbiamo posizioni aperte high yield. I bond in valuta forte dei paesi emergenti sono attraenti in termini relativi.
Politiche monetarie divergenti ed il momentum economico favoriscono ancora la posizione lunga su dollaro contro euro che abbiamo da qualche mese, anche se nel breve termine l’abbiamo tatticamente ridotta a causa del momentum e delle valutazioni. L’obiettivo del fondo è riconoscere e trarre vantaggio senza vincoli di benchmark dalle opportunità che via via emergono nei mercati obbligazionari globali pur conservando un livello di rischio contenuto; per quanto riguarda l’asset allocation in generale, continuiamo a mantenere una posizione negativa di duration molto bassa.
Rimaniamo lunghi su Messico e Nuova Zelanda e corti, anche se in minor misura, sui Bund, Gilts e sui titoli governativi polacchi. Abbiamo incrementato la posizione lunga sulla Nuova Zelanda poiché crediamo che il paese mostri una forte divergenza per quanto riguarda la crescita e la politica monetaria. Abbiamo inoltre aggiunto posizioni corte su Australia e Canada. Nel segmento del credito dei mercati emergenti, continuiamo a possedere alcuni titoli di stato dell’Europa dell’Est e corporate di alta qualità.
Manteniamo l’esposizione lunga sulla protezione all’inflazione in USA poiché ci aspettiamo che le aspettative di crescita si normalizzino. Dopo aver diminuito l’esposizione a titoli High Yield in maggio, continuiamo ad evitare questo settore. Nella dimensione valutaria, abbiamo momentaneamente coperto la posizione lunga sul dollaro contro euro ma continuiamo a mantenere la nostra posizione lunga sulla corona svedese contro l’euro poiché si iniziano a vedere i segni di ripresa nell’economia svedese.

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