Pace fiscale, come funziona la nuova rottamazione ter delle cartelle

A cura di Idealista.it

Dopo aver tenuto banco al lungo nel dibattito politico, oramai, la pace fiscale è già operativa. La terza edizione della rottamazione (già ribattezzata rottamazione ter) delle cartelle di Equitalia (ma non solo), infatti, ha già messo in calendario le prime scadenze per saldare le rate del debito. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come funziona la nuova rottamazione.

Rottamazione ter, per quali cartelle

Questa nuova edizione, riveduta e corretta dal decreto fiscale approvato a ottobre 2018, di fatto sostituisce la rottamazione bis. Saranno interessate dal provvedimento tutte le cartelle affidate a Equitalia e all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017.

La pace fiscale prevede la possibilità di aderire dalla rottamazione ter anche per coloro che hanno già aderito alle precedenti rottamazioni poi decadute per il mancato pagamento delle rate. Nel dettaglio, ecco chi potrà aderire alla rottamazione ter:

  • i contribuenti che non sono in regola con il pagamento delle rate della rottamazione in corso, a patto che effettuino i versamenti delle rate scadute a luglio, settembre e ottobre entro il 7 dicembre 2018;
  • i contribuenti con cartelle ammesse alla prima rottamazione (DL 193/2016) che non hanno finalizzato il pagamento delle rate;
  • i contribuenti che, dopo aver aderito alla rottamazione bis (DL 148/2017), non hanno ancora pagato tutte le rate scadute entro il 31 dicembre 2016 di vecchi piani di dilazione in essere alla data del 24 ottobre 2016;
  • i contribuenti con debiti che derivano da carichi affidati all’agente della riscossione rientranti nei procedimenti instaurati a seguito di istanza presentata dai debitori (legge 27 gennaio 2012, n. 3).

Come funziona la rottamazione

Rispetto alle precedenti edizioni, la rottamazione ter è decisamente più vantaggiosa per i contribuenti che vogliono sanare i loro debiti. Le novità più rilevanti riguardano sostanzialmente le modalità di rateizzazione del debito. È previsto:

  • un periodo temporale fino 10 rate ripartite in 5 anni;
  • un tasso di interesse ridotto, del 2% annuo a partire dal 1° agosto 2019 invece del 4,5% come previsto precedentemente.

È necessario richiedere esplicitamente di aderire alla rottamazione ter, per farlo basta inviare la dichiarazione di adesione ad Agenzia delle entrate-Riscossione entro il 30 aprile 2019. Il modulo DA-2018 è disponibile sia sul sito online che negli sportelli della stessa Agenzia.

Le modalità di invio prevedono che i titolari di una casella di posta elettronica certificata (pec) possono spedire il modulo DA-2018, insieme alla copia del documento di identità, direttamente per via telematica alla casella pec della Direzione Regionale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento.

Successivamente, l’Agenzia invierà una comunicazione di accoglimento o di diniego entro il 30 giugno 2019. In caso di risposta positiva, l’Agente della riscossione comunicherà l’ammontare del debito ammesso alla rottamazione inviando i relativi bollettini di pagamento.

Il termine per pagare la prima (o unica, se si sceglie di pagare in unica soluzione) rata è fissato al 31 luglio 2019. Se, invece, si sceglie di rateizzare il pagamento, il numero delle rate dovrà essere indicato nella dichiarazione di adesione alla rottamazione ter (pagina 2 del modulo DA-2018).

Nel caso di rateizzazione, verrà calcolato un tasso di interesse ridotto del 2% annuo, a partire dal 1° agosto 2019, sulle rate successive alla prima. I pagamenti dovranno avvenire secondo le date di scadenza riportate sulla “Comunicazione delle somme dovute” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2019 unitamente ai bollettini di pagamento.

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