Panel Strategist Aiaf, a gennaio sentiment ancora positivo

Occhi puntati ancora una volta sulla Cina. Il gigante asiatico rallenta ulteriormente la propria corsa registrando per il 2015 un PIL sceso al 6,9%, il dato più basso dal 1990 che, insieme alla politica di svalutazione del cambio e alla forte volatilità che continua a caratterizzare la Borsa di Shanghai e che si ripercuote su tutti i mercati globali, ha determinato una certa preoccupazione da parte di investitori ed economisti.
A contribuire alla crescente volatilità si sono aggiunte nelle ultime settimane il crollo del prezzo del petrolio, che ha toccato i minimi storici chiudendo, e le nuove tensioni geopolitiche che hanno fatto oscillare le Borse di tutto il mondo creando una generale instabilità dei mercati. Tuttavia la view da parte degli esperti che hanno partecipato al Panel Strategist realizzato da AIAF mostra un perdurante ottimismo, soprattutto nei confronti delle asset class azionarie.
Per il primo trimestre 2016 il sentiment degli intervistati dall’Associazione Italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari è complessivamente positivo. Migliora, infatti, il loro giudizio relativamente al mercato azionario giapponese e a quelli dei Paesi Emergenti: per il primo passa da leggermente positivo a positivo, mentre per i secondi cresce da leggermente negativo a neutrale. Un lieve peggioramento si registra esclusivamente per l’equity USA, la cui valutazione passa da positivo a neutrale.
Il panel evidenzia, comunque, un giudizio positivo anche nei confronti del mercato obbligazionario, soprattutto per quanto riguarda i corporate dell’Area Euro e i governativi italiani. Peggiora, tuttavia, il sentiment nei confronti dei governativi tedeschi che diventa da neutrale a leggermente negativo. Torna alla neutralità l’indicazione operativa per il Dollaro, in precedenza moderatamente favorevole, mentre migliora la stima per lo Yen che torna alla neutralità. Migliora il giudizio sul greggio, dopo il crollo del prezzo del petrolio, da neutrale a leggermente positivo.
Analizzando i dati inviati dagli strategist dal sondaggio non emerge un parere unanime per nessuna delle asset class considerate. Tuttavia, azionario Area Euro e azionario Italia (positivo), corporate bond USA (neutrale) e governativi Area Euro (leggermente negativo) si dimostrano essere le asset class che possono vantare giudizi più convergenti; mentre la maggiore dispersione delle opinioni si è evidenziata sullo Yen (neutrale), sull’equity USA (neutrale), sul petrolio (leggermente positivo) e sull’azionario dei BRIC (neutrale).
Nel portafoglio ottimizzato a inizio 2016 – il cui rendimento atteso si attesta all’1,99% rispetto all’1,20% del benchmark – gli esperti interpellati da AIAF privilegiano l’azionario Area Euro e quello giapponese. A causa dell’elevata volatilità degli indici non rientrano tra i favoriti l’azionario italiano, nonostante il giudizio positivo, quello americano e quello dei BRIC. Tendenzialmente negativo è emerso, invece, il parere del panel relativamente ai governativi tedeschi e a quelli statunitensi. Vengono, infine, privilegiate le componenti corporate, sia europee che americane, che vengono sovrappesate nel portafoglio, insieme ai governativi italiani.
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