Per il Ftse Mib la discesa non è finita: i titoli e i livelli tecnici da seguire

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 16 agosto 2018

L’indice Ftse Mib continua a soffrire per via dei timori legati alla crisi turca e alle incertezze sul fronte politico. Ritiene che il mercato abbia raggiunto un bottom da cui ripartire o è presto per dirlo?

La crisi della Turchia è indubbiamente è un evento grave ed è stato scatenante, ma era come se i mercati azionari stessero aspettando un pretesto per correggere. Ora bisognerà vedere, e questo dipenderà molto dalla tenuta di alcuni supporti cruciali per i vari indici, se il movimento delle ultime sedute si limiterà ad essere uno storno o un’inversione di rotta, di cui andrà valutata l’intensità. A Piazza Affari il Ftse Mib ha violato di recente l’importante supporto statico posto a quota 21.115 punti, sotto il quale è sceso a segnare nuovi minimi. Dopo il test dei 20.500 sembra che l’indice voglia rallentare un po’ la sua discesa, ma visto il sentiment negativo, senza escludere qualche seduta di consolidamento, mi aspetto un’ulteriore flessione dei corsi almeno in ottica di brevissimo termine. In questa direzione vedo una violazione della soglia tecnica e psicologica dei 20.000 punti, con target a 19.695 punti in primis e in seguito a 19.450/19.440 punti. A mio avviso la discesa nel brevissimo non è ancora conclusa, anche se nel breve potrei anche prevedere una fase di consolidamento, con baricentro di oscillazione dei corsi intorno ai 20.770 punti. Solamente l’eventuale conferma del Ftse Mib al di sopra dei 21.115 punti, precedente supporto e ora resistenza, potrebbe favorire una credibile ripresa dell’uptrend. Nel caso in cui dovesse concretizzarsi un simile scenario avremo un primo obiettivo a 21.500 punti e in seguito in area 22.000, ma vedo difficile e faticoso il raggiungimento di questi livelli almeno nel breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali le attese per le prossime sedute?

Unicredit ieri ha testato in zona 13 euro un importante supporto statico di lungo termine che potrebbe essere violato con estensioni fino ai 12,9 euro. In seguito, visto anche l’ipervenduto tecnico, il titolo potrebbe beneficiare di un piccolo rimbalzo verso area 13,5 euro, con stop loss sotto 12,9 euro.

Per Intesa Sanpaolo il supporto analogo a quello dei 13/12,9 euro segnalato per Unicredit, è stato violato ieri in area 2,23 euro. Potrebbe prospettarsi ora un’ulteriore flessione verso i 2,15 euro e solo la tenuta confermata di questo livello potrebbe favorire un tentativo di rimbalzo verso i 2,26/2,27 euro prima e in seguito in direzione dei 2,35/2,4 euro, con stop loss molto rigido sotto i 2,15 euro.

StM ha subito un pesante affondo, avvicinandosi ulteriormente alla soglia dei 17 euro. Ci sono le condizioni per assistere ad un recupero dai livelli attuali?

StM si sta avvicinando rapidamente al test dei 17 euro, ma potrebbe scendere anche fin verso il minimo di inizio aprile a quota 16,565 euro. La tenuta di quest’ultimo livello potrebbe essere sfruttata per cavalcare un tentativo di recupero del titolo, con un occhio rivolto all’andamento del Soxx. Un recupero dai 16,565 euro avrebbe come prima target l’area attuale dei 17,3/17,35 euro, con obiettivo successivo i 18 euro, corredando l’apertura di posizioni long con uno stop loss molto rigido sotto 16,565 euro.

Tra gli assicurativi come valuta i recenti movimenti di UnipolSai e Generali e cosa prevede nel breve per questi due titoli?

UnipolSai di recente ha confermato la tenuta del supporto statico di breve-medio termine posto a quota 1,835 euro e in seguito i corsi hanno dato vita ad un rimbalzo, confermato quest’ultimo dall’incrocio al rialzo in area 1,9 euro delle medie mobili a 21 e a 50 sedute. Proprio ieri il titolo nell’intraday ha oltrepassato a 1,945 euro la resistenza dinamica discendente che dalla prima settimana di luglio bloccava i tentativi di rialzo. Questo potrebbe preludere all’avvio di una fase rialzista con target a 2/2,04 euro prima e in seguito alla chiusura del gap ribassista aperto a 2,1 euro lo scorso 21 maggio. A chi volesse intervenire su UnipolSai consiglio di fissare uno stop loss molto rigido sotto quota 1,9 euro, dove transita il supporto dinamico ascendente di brevissimo termine, oltre che punto di incrocio delle medie mobili a 21 e a 50 sedute.

Generali si è riportato a ridosso del supporto dinamico ascendente di breve-medio termine in area 14,35/14,4 euro. Il titolo, con volumi di scambio superiori alla media mensile e trimestrale, sembra intenzionato a rialzare la testa, e i primi segnali in tal senso sono stati registrati ieri con l’incrocio al rialzo a quota 14,6 euro della media mobile a 50 giorni. Ciò potrebbe favorire un allungo di Generali verso i 15 euro prima e in seguito in direzione dei 15,3 euro, per poi guardare ai 15,5 euro più in là nel tempo, avendo cura di fissare uno stop loss sotto 14,35 euro.

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