Per il palladio e l’argento la corsa non è finita

Di Nick Leung, analista WisdomTree Europe

La persistente carenza di offerta sta spingendo il palladio verso livelli record. La produzione mineraria globale fatica a tenere il passo della domanda, supportata da disordini nel mercato del lavoro e da incertezza nella regolamentazione dell’estrazione mineraria in Sud Africa (ad esempio, cambiamenti nei diritti di proprietà dei giacimenti) che sta disincentivando investimenti esteri volti verso l’esplorazione e la qualità di nuovi giacimenti. Allo stesso tempo, la domanda di palladio continua ad aumentare a causa del costante utilizzo nell’industria automobilistica. Data la traiettoria al rialzo della crescita delle automobili nei mercati emergenti come la Cina e l’India, la domanda è destinata a continuare a crescere. Di conseguenza, la carenza di offerta probabilmente persisterà fino al prossimo anno, presentando ampie opportunità di posizionamento per investitori tattici e strategici.

Più in generale, il trend laterale che caratterizza l’andamento dei metalli preziosi, probabilmente continuerà per il resto del 2017, con l’incertezza politica derivante dall’imprevedibile amministrazione Trump e le preoccupazioni per una stretta monetaria da parte della Fed a causare continua volatilità.

Ciò presenta ampie opportunità per chi investe in argento, che ha un beta di 1.33 rispetto all’oro, il che lo rende una scommessa più sensibile sia a ribassi sia a rialzi dei prezzi. Con un rapporto oro-argento a 74x che sta approcciando a sua volta livelli record, ben al di sopra della media di 65x, una regressione verso la media suggerisce che l’argento potrebbe apparire ipervenduto rispetto all’oro.

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