Petrolio ed S&P500, continua il trend positivo

A cura di David Jones, Chief Strategist Capital.com

Questa è una settimana rilevante per i dati sul Regno Unito – e per una volta non si tratta solo di Brexit! I numeri sulla disoccupazione in UK sono stati annunciati lunedì e per giovedì è prevista l’ultima decisione sui tassi della Bank of England. Non sono attesi cambiamenti rilevanti, ma sarà comunque interessante ascoltare le opinioni della Banca Centrale Britannica sullo stato dell’economia, in particolare a causa della mancanza di progressi in corso e all’incertezza sul modo in cui il paese dovrà lasciare l’UE.

Probabilmente una delle asset class più interessanti da tenere in considerazione questa settimana sono i mercati azionari. La scorsa settimana ha visto negli Stati Uniti l’indice S&P500 toccare ancora una volta nuovi massimi per l’anno in corso. Questo benchmark è tornato al punto in cui era nell’ottobre dello scorso anno e ha continuato un recupero quasi verticale, a cui abbiamo assistito da dicembre.

Ci sono state pochissime correzioni significative, in quanto il trend dei mercati azionari nel 2019 è tornato quello di prima. Si dice spesso che “i mercati rialzisti si arrampicano su un muro di preoccupazioni” – molti investitori potrebbero aspettarsi almeno una fase di vendite, ma per ora lo slancio verso l’alto permane molto saldo.

L’altro mercato che spinge per l’anno in corso verso nuovi massimi, è il prezzo del petrolio. Anche in dicembre si è registrata un’importante ripresa: il greggio USA è cresciuto del 40% e scambia ora a poco meno di $60 al barile. Ci sono segnali di una certa cautela, che si è insinuata nelle ultime settimane, con i trader che si chiedevano se il livello dei 60 dollari finisse per essere un ostacolo al progresso – ma, almeno fino ad ora, il petrolio ha iniziato la settimana ancora una volta in positivo.

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