Il petrolio Wti si conferma, almeno per il momento, saldamente al di sopra della soglia tecnica e psicologica dei 40 dollari per barile in attesa di assistere alla riunione straordinaria tra i membri Opec e alcuni membri non-OPEC (tra cui la Russia) in merito alle possibili azioni da attuare per ridurre l’offerta e agevolare così un ulteriore recupero delle quotazioni del greggio.
Nel frattempo, le importazioni di greggio della Cina dall’Arabia Saudita sono aumentate del 20,59% a febbraio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno risultando pari a 1,38 milioni di barili al giorno. Le importazioni dall’Iran, invece, sono aumentate dell’1,05% a 537.969 barili al giorno.
Dal punto di vista tecnico il petrolio Wti incontra una significativa resistenza statica in zona 42 dollari, livello al di sopra del quale i successivi target diventerebbero 43,45 in prima battuta e poi quota 45,40. Stop loss da posizione all’eventuale cedimento del sostegno posto a 40 dollari. G.R.
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