Petrolio Wti, test cruciale sulla soglia dei 60 dollari

Salutare correzione di breve termine o inizio di un downtrend? L’amletico dubbio questa volta riguarda il future sul petrolio Wti quotato al Nymex di New York, che sembra ora non eseere in grado di oltrepasare la soglia tecnica e psicologica dei 60 dollari per barile. Certo, il ritracciamento in atto potebbe rivelarsi di breve periodo, favorire un allontamento dei principali indicatori tecnici dalla zona di ipercomprato ed essere così propedeutico alla continuazione dell’uptrend iniziato a fine 2018. Ma in caso di violazione del supporto dinamico ascendente in area 58,50 i corsi potrebbero accusare una discesa ben più accentuata.

Il petrolio Wti dal punto di vista tecnico…

E’ cruciale posizionare uno stop loss (o stop and reverse) a 57,50 dollari per barile, sostegno al di sotto del quale quale i successivi target diventerebbero in prima battuta 57,70 e poi l’area compresa tra 56 e 55 dollari. Dollaro permettendo, una volta invece oltrepassato l’ostacolo dei 60 dollari si profilerebbe un allungo dei corsi verso l’area 62/62,75 dollari.

… e dal punto di vista dei fondamentali

“Se siete incerti su ciò che sta succedendo sui mercati petroliferi – avverte Nitesh Shah, direttore della ricerca di WisdomTree – in questo periodo tre importanti report forniscono qualche spunto di riflessione: il rapporto mensile dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), l’outlook del mercato petrolifero nel breve periodo dell’Energy Information Administration (EIA) statunitense ed il rapporto dell’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) sul mercato petrolifero”.

I tre documenti – spiega Shah – confermano molti degli aspetti della nostra narrativa negli ultimi mesi. L’OPEC, guidata dall’Arabia Saudita, sta riducendo drasticamente l’offerta globale e Riad sta limitando le proprie esportazioni. La produzione venezuelana è in calo a causa della penuria di energia elettrica e delle sanzioni provenienti dagli Stati Uniti. Altre nazioni dell’OPEC hanno abbastanza risorse inutilizzate da poter sfruttare in caso di carenza, ma resta da vedere se queste risorse verranno davvero utilizzate. Sul fronte statunitense, Washington continua ad aumentare la produzione – anche se ad un ritmo più lento di quanto previsto in precedenza dall’EIA – passando da 11,5 milioni di barili prodotti al giorno nel 2018 ai 12,3 milioni di barili del 2019, per poi passare ad una stima di 13 milioni di barili al giorno nel 2020. Così, la sua posizione di leader nella produzione mondiale continuerà a crescere. Oggi, tuttavia, è difficile per gli Stati Uniti esportare a volumi più elevati. Pertanto, la riduzione dell’offerta da parte dell’OPEC sarà positiva per i prezzi del petrolio a livello mondiale (questo appare anche dall’andamento del Brent).

Gli Etc a Piazza Affari

A Piazza Affari al rialzo sul petrolio Wti sono disponibili i seguenti Etc: Etfs Wti Crude Oil, Boost Wti Oil Etc, Sg Etc Wti Oil Collateralized, Etfs Eur Daily Hedged Wti Crude Oil, Etfs Wti 2mth Oil Securities, Boost Wti Oil 2x Leverage Daily Etp, Etfs 2x Daily Long Wti Crude Oil, Boost Wti Oil 3x Leverage Daily, Sg Etc Wti Oil +3x Daily Lev Collateral e Etfs 3x Daily Long Wti Crude Oil.

Al ribasso ci sono invece questi Etc: Boost Wti Oil 1x Short Daily Etp, Etfs 1x Daily Short Petroleum, Etfs 1x Daily Short Wti Crude Oil, Sg Etc Wti Oil -1x Daily Sht Collateral, Boost Wti Oil 2x Short Daily Etp, Boost Wti Oil 3x Short Daily, Etfs 3x Daily Short Wti Crude Oil e Sg Etc Wti Oil -3x Daily Sht Collateral.      G.R.

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