Piazza Affari, c’è qualcosa di più di un flebile recupero?

A cira di Filippo Giannini, TradingFacile.eu, per ITForum.it

Dopo un inizio di settimana interessante, il FtseMib non riesce a dare seguito al rally partito nella giornata di lunedì, mostrando comunque un apprezzabile consolidamento sopra quota 19.000 punti. Il Future con scadenza Dicembre 2018 ha chiuso la sessione di ieri a quota 19.220 punti, con un saldo settimanale che segna al momento un più che positivo 2,9%.

Analizzando il grafico su time frame giornaliero abbiamo osservato un’evoluzione del quadro tecnico coerente con le precedenti analisi fin qui effettuate; infatti a seguito del completamento del modello ribassista testa e spalle sancito dalla rottura al ribasso di quota 18.950 punti, il mercato ha prodotto un test dei minimi sui livelli ipotizzati, toccando con precisione quasi millimetrica quota 18.440 punti.

Rispettando lo scenario che non segnalava la probabilità di assistere ad un’ulteriore estensione delle vendite, quanto piuttosto ipotizzava una reazione su livelli superiori rispetto ai minimi annuali, il FtseMib non ha tradito le attese; nella giornata di venerdì scorso abbiamo infatti osservato il completamento di un modello di inversione rialzista a doppio minimo decrescente su grafico orario, che ha avuto come culmine il rally di lunedì scorso a seguito dell’apertura in gap up.

In ottica di estensione del rally attuale il primo ostacolo da superare è la già segnalata resistenza posta a quota 19.320 punti, testata in apertura nella sessione di giovedì 29; tale livello rappresenta il primo spartiacque di mercato nel breve periodo.

La dinamica attuale lascia comunque aperta la porta aperta a una nuova correzione, che nelle prossime sessioni potrebbe estendersi fino a quota 18.700; su questi livelli attendiamo però ora nuovi acquisti, in grado di fornire la spinta necessaria ad un prossimo e più vigoroso recupero. Oltre al già citato pivot point a 19.320, segnaliamo ulteriori resistenze a 19.450, 19.670 19.850 e 20.200 punti.

A seguito dell’evoluzione del quadro tecnico riteniamo che una chiusura giornaliera superiore a quota 19.670 punti possa essere in grado di produrre una decisiva inversione di rotta.

Dal lato opposto, come più volte segnalato, se il mercato dovesse spingersi verso nuovi minimi al di sotto di 18.350 punti, i venditori non incontrerebbero difese significative fino a quota 17.380 punti.

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